(ANSA) “Se capisco bene i problemi principali dei giornalisti che limitano la libertà di informazione in Italia sono due: le querele e le liti temerarie e l’atteggiamento che definirei predatorio di molti editori”, ha detto il Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Niels Muiznieks, sintetizzando il quadro della situazione descritto da Alberto Spampinato, direttore di Ossigeno per l’Informazione, Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Giovanni Rossi, presidente della Fnsi e Vittorio Di Trapani, segretario dell’Usigrai, durante un incontro a Roma presso la sede della Federazione nazionale della stampa. “La sua è una buona sintesi”, hanno confermato gli interlocutori. “Ci sono anche – ha aggiunto Spampinato – migliaia di vere e proprie minacce e intimidazioni esercitate con l’impiego della forza fisica. Rappresentano il lato più drammatico del problema”. “Noi abbiamo ritenuto di promuovere l’Osservatorio Ossigeno per monitorare le minacce a giornalisti – ha detto Giovanni Rossi – proprio perché la situazione ha raggiunto livelli preoccupanti anche a causa della criminalità organizzata, di una legislazione arretrata e della precarietà del lavoro giornalistico”. Iacopino ha parlato dei tantissimi giornalisti pagati meno di 5 euro ad articolo da editori che usufruiscono di contributi pubblici e delle difficoltà che finora hanno impedito l’applicazione della legge del 2012 sull’equo compenso. Vittorio Di Trapani ha rappresentato i problemi derivanti da una governance della Rai che prevede il controllo del servizio pubblico radiotelevisivo da parte del governo e dei partiti. “Consideratemi un vostro alleato per affrontare questi problemi e per rappresentarli alle autorità italiane e anche per porre alcuni casi alla corte europea dei diritti dell’uomo”, ha detto Muinieks. “Lei potrebbe cominciare ad aiutarci già durante questa visita a Roma – ha detto Di Trapani – chiedendo l’immediata attuazione della raccomandazione del consiglio dei ministri del Consiglio d’Europa di febbraio 2012 che elenca le riforme urgenti ed indispensabili da realizzare in ogni paese per la governance dei media che svolgono servizio pubblico”. “Ci consideri senz’altro suoi alleati”, ha aggiunto Iacopino. “Facciamo affidamento sul suo aiuto anche per riuscire finalmente a fare arrivare questi seri problemi sulla scena politica e mediatica italiana, dove ancora sono assenti”, ha concluso Spampinato. (ANSA, 12 marzo 2014)