(ANSA) “Nessuna battaglia ideologica contro la Siae, la cui riforma però è necessaria e non più procrastinabile e siamo disponibili a un incontro con la dirigenza Siae, che anzi auspichiamo”, ha detto Andrea Romano, presidente del gruppo Scelta Civica alla Camera, al termine di un incontro a porte chiuse che si è svolto questa mattina a Roma presso la Cappella Orsini. Con lui, una trentina di addetti ai lavori ed esperti dei vari settori culturali hanno discusso la proposta di legge presentata dal gruppo parlamentare di Scelta Civica e sottoscritta da circa quaranta parlamentari di altri gruppi, che intende modificare il titolo V della legge 633 del 22 aprile 1941, rompendo il monopolio Siae e riconoscendo agli autori la libera possibilità di associarsi con la creazione di Collecting societies. Tra i partecipanti alla discussione, secondo quanto riferito dallo stesso Romano, il presidente dell’Aie Marco Polillo, rappresentanti dell’Associazione 100 autori, dell’Arci, dell’Anica, della Confcommercio, del nuovo Imaie, di Mediaset e di varie organizzazioni di settori creativi di ogni genere. Per Romano il suo disegno di legge è in linea con la nuova normativa Eu approvata a febbraio e che l’Italia deve recepire entro il 2016, secondo la quale ogni autore ha il diritto di scegliersi la società da cui intende essere rappresentato e tutelato, quindi, in un Europa unita, anche una società straniera rispetto alla sua nazionalità. “Questo cambierà profondamente il contesto della tutela del diritto d’autore anche in Italia – dichiara il parlamentare Idv – Un cambiamento legislativo è allora indispensabile anche per evitare che l’Italia resti indietro, rispetto ai principali paesi europei, nella dotazione di strumenti competitivi per la tutela della creatività e del diritto d’autore”. “Il nostro obiettivo politico è la maggior tutela degli autori, il 60% dei quali paga più tasse dei diritti che percepisce per le proprie opere. È chiaro che le regole del gioco debbano essere cambiate – ha spiegato il parlamentare Idv – Nello stesso modo non credo che il ricorso al mercato possa risolvere ogni problema, anzi il rischio è che grandi società creino Collecting societies che impongano termini e percentuali ai propri collaboratori. Si deve tenere conto della mutata realtà del panorama di riferimento. Forse è diventato opportuno cominciare a parlare di uno spacchettamento delle tante funzioni che oggi sono delegate alla sola Siae, pensando alla creazione di varie società di settore, quella per gli scrittori, quella per i musicisti, quella per il teatro o il cinema e così via. Per la Siae, di cui tutti, anche stamani, hanno riconosciuto il valore delle competenze e la professionalità acquisita, si potrebbe pensare a un ruolo di tutela e controllo del diritto d’autore, di vigilanza, per evitare qualsiasi conflitto di interesse”. L’annuncio è quindi che, nei prossimi giorni, verrà presentata ufficialmente alla Siae la nuova proposta. “Dopo l’incontro proficuo di oggi, proseguiremo – conclude Romano – il confronto pubblico per discutere in modo trasparente le opportunità e anche le fragilità eventuali della nostra proposta di legge, il cui iter parlamentare è appena iniziato”. (ANSA, 28 marzo 2014).