Vivendi sceglie Altice per Sfr. Culmine della battaglia per costruire un impero europeo delle telecomunicazioni

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(MF-DJ) Il consiglio di sorveglianza di Vivendi ha scelto per Sfr l’offerta di Altice, società lussemburghese proprietaria dell’operatore via cavo Numericable.
La decisione dell’ex Compagnie Generale des Eaux ha posto fine all’agguerrita battaglia tra la holding dell’imprenditore Patrick Drahi e il conglomerato industriale Bouygues, che nonostante il sostengo del governo di alcune importante realtà transalpine e non come la famiglia Pinault, la Caisse des Depots et Consignations, la compagnia assicurativa Axa, il fondo sovrano di Singapore Gic e il fondo pensioni Ontario Teachers’ Pension Plan, non e’ riuscita a convincere della bonta’ della sua offerta neanche dopo tre rilanci multimiliardari.

Il consiglio di sorveglianza di Vivendi ha approvato all’unanimità l’offerta di Altice che prevede il pagamento di 13,5 miliardi di euro in contanti, piu’ un ulteriore ed eventuale esborso di 750 milioni. La holding lussemburghese, quotata ad Amsterdam, deterrà il 60% del nuovo gruppo frutto della fusione tra Numericable e Sfr mentre Vivendi avrà il 20% e la possibilità di uscire dall’azionariato in un secondo momento e la restante parte sarà flottante di mercato.
Vivendi ha spiegato di aver selezionato “l’offerta più equilibrata tra contanti e azioni, che consente al gruppo di beneficiare della massima valutazione totale”. La decisione dimostra però anche la convinzione che l’offerta scelta possa incontrare minori ostacoli antitrust e quindi consentire di raggiungere in minor tempo l’obiettivo da tempo perseguito di trasformare il gruppo da un conglomerato con attività in diversi campi in un puro operatore dei media concentrato su Universal Music e Canal Plus.

Per Drahi la vittoria segna il culmine di una lunga battaglia per costruire un impero europeo delle telecomunicazioni. La decisione di Vivendi pone infatti fine ad un’agguerrita battaglia che ha visto Bouygues procedere con continui rilanci, ultimo dei quali a poche ore dalla riunione dei consigli di Vivendi chiamati a decidere quale offerta scegliere dopo la decisione di concedere, proprio ad Altice, un periodo di tre settimane di trattative in esclusiva. Bouygues ha presentato ben quattro offerte alzando ogni volta la componente in contanti e arrivando lo scorso venerdì a garantire un pagamento di 15 miliardi e una partecipazione del 10% di un nuovo gruppo frutto della fusione tra Numericable e Sfr.
Bouygues, nonostante il sostegno del governo e l’alto profilo degli investitori francesi e internazionali radunati, ha quindi perso definitivamente la battaglia e gettato la spugna. Il gruppo ha preso atto della decisione di Vivendi e rivelato di aver presentato sabato una nuova offerta con una componente in contanti di 15,5 miliardi e una azionaria del 5%. Tuttavia, il consiglio di sorveglianza di Vivendi, aggiornato proprio a sabato per valutare le offerte, ha valutato “con attenzione” la proposta di Altice e scelto quest’ultima perche’ ha offerto il migliore potenziale per creare valore per gli azionisti, i dipendenti e i clienti. (MF-DJ, 7 aprile 2014)