(MF-DJ) I siti indipendenti di informazione online non riescono a sistemare i conti, e pure nel 2013 producono perdite di bilancio a raffica.
Il Post di Banzai ventures e Luca Sofri, scrive Italia Oggi, ha chiuso l’esercizio 2013 con un rosso di 468 mila euro, dopo la perdita di 480 mila euro del 2012 e di 360 mila euro del 2011. Insomma, 1,3 milioni di euro sono stati bruciati in tre anni, a fronte di un fatturato ancora molto piccolo, che nel 2013 si è attestato appena a quota 315 mila euro.
Le cose vanno un pò meglio a News 3.0 di Paolo Madron e Matteo Arpe, perlomeno dal punto di vista dei ricavi: nel 2013 siamo a 2,2 milioni di euro, ma c’è sempre una perdita di 621 mila euro. Un risultato tuttavia in crescita rispetto al rosso di oltre un milione di euro del 2012, e a quello di 770 mila euro del 2011.
All’Huffington Post Italia il primo esercizio completo, quello del 2013, ha portato un fatturato di 815 mila euro, ma perdite per 847 mila euro. Il diretore Lucia Annunziata e la concessionaria Manzoni, quindi, non hanno ancora trovato il bandolo della matassa.
La società messa peggio sul fronte dei siti indipendenti di news è comunque l’Editoriale Linkiesta.it, partecipata da un azionariato diffuso: qui il fatturato resta piccolissimo, mentre le perdite volano. Nel 2013 il rosso avrebbe toccato quota 1,8 milioni di euro, dopo il rosso da un milione nel 2012 e da un altro milione nel 2011.
Quanto ai conti dei siti di informazione indipendente, anche nel 2013 potrebbe essere ancora Dagospia a unire la capacità di attirare traffico e investitori pubblicitari, e di produrre margini: nel 2012, per esempio, il giornale di Roberto D’Agostino aveva chiuso con un fatturato di 928 mila euro, per 220 mila euro di utili.
(END) Dow Jones Newswires