Una consolidata rete di criminali informatici è stata bloccata da Microsoft

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(ANSA)  Microsoft ha messo ‘ko’ una rete di criminali informatici con basi in Kuwait e Algeria. Lo annuncia la società di Redmond spiegando di aver lanciato quello che spera sia lo sforzo privato di maggior successo nello smantellare una rete criminale. Di fatto l’unità anti cyber-crime dell’azienda avrebbe interrotto i canali di comunicazione fra hacker e pc ‘infetti’, potenziali veicoli di attacchi.
L’operazione è cominciata lunedì dopo il via libera della corte federale del Nevada ad agire contro software ‘dannosi’ conosciuti come Bladabindi e Jenxcus che secondo Microsoft sono stati scritti e distribuiti da sviluppatori in Kuwait e Algeria.
”E’ il primo caso di alto profilo – spiega a Reuters Richard Domingues Boscovich, assistant general counsel dell’unità anti cyber-crime di Microsoft – che coinvolge ‘malware’ scritto da sviluppatori al di fuori dell’Europa dell’Est”. Questo, ha aggiunto, dimostra la globalizzazione della criminalità informatica.
Ci vorranno giorni per individuare con esattezza quanti computer sono stati ‘infettati’, ha precisato Boscovich, ma il numero può essere molto alto. Solo il sistema antivirus di Microsoft ha rilevato 7,4 milioni di infezioni nell’ultimo anno, ed è installato su meno del 30% dei pc di tutto il mondo. Il malware in questione permetteva di vedere – da remoto – lo schermo del computer in tempo reale, registrare i passaggi su tastiera, rubare password e ascoltare conversazioni. Un software dannoso acquistato almeno da 500 ‘clienti’ che veniva pubblicizzato sui social network, in primis Facebook e YouTube.(Ansa, 1 luglio 2014)