(ANSA) Dopo Google anche un colosso del web come Microsoft e il suo motore di ricerca Bing, pensa ad un modulo da mettere a disposizione degli utenti per il diritto all’oblio. La notizia è riportata dal New York Times e rilanciata da tanti siti di tecnologia. “Stiamo sviluppando un nostro sistema, è previsto il lancio di un modulo attraverso il quale gli utenti potranno presto fare richiesta”, ha spiegato un portavoce di Redmond al quotidiano della Grande Mela. Google ha raccolto oltre 70mila richieste dopo la sentenza del 13 maggio scorso della Corte di Giustizia Europea che ha riconosciuto il diritto all’oblio degli utenti, cioè la possibilità di chiedere la cancellazione di link a loro riferiti ritenuti “inadeguati o non più pertinenti”. L’azienda di Mountain View che raccoglie il 90% delle ricerche in Europa, dopo la decisione dell’Ue ha messo a disposizione degli utenti un modulo da compilare online per chiedere la cancellazione di questi link. E ha chiesto agli stessi utenti anche un parere sulla sentenza. Ma benché in Europa Google la faccia da padrone, ci sono altri motori di ricerca come Bing di Microsoft, appunto, che devono attenersi alla decisione di Strasburgo. La data di lancio di un modulo – fa notare il Nyt – è incerta perché Microsoft deve coordinarsi con Yahoo!, che si appoggia a Bing per potenziare i suoi servizi di ricerca. (ANSA, 14 luglio 2014)