Confalonieri (Mediaset) in audizione alla Camera: “Servono regole comuni con gli Over the Top”. Ecco la relazione integrale (DOCUMENTO)

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“Il sogno di ogni imprenditore è il monopolio, ma almeno non ci si nasconda spacciando affari di bottega per esigenze di sistema, sostenendo che il problema centrale da risolvere per lo sviluppo della tv italiana è togliere frequenze a Mediaset e Rai! Questione fuorviante nel merito e in più capace di spostare l’attenzione da ciò che rischia davvero di distruggere l’equilibrio competitivo: la concorrenza sleale degli Over The Top con la televisione e la pressione degli operatori di telefonia mobile sulle frequenze UHF, quelle indispensabili per la sopravvivenza stessa della piattaforma terrestre”. A dirlo è il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, in audizione in Commissione Trasporti alla Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul sistema radiotelevisivo.

Confalonieri coglie l’occasione per rispondere a Sky, che nella stessa sede una settimana fa aveva sollevato il tema delle risorse frequenziali assegnate al digitale terrestre: “Forse è un fallimento competitivo quello che porta il monopolista satellitare pay a chiedere di ridurre le risorse frequenziali alla tv terrestre”, dice Confalonieri. “Il teorema è: troppe frequenze, troppi canali, uguale troppa concorrenza! Non si vince sul mercato concorrenziale? Meglio rivolgersi a ‘Papà legislatore’ per risolvere il problema alla radice: “muoia il DTT e tutti i canalini”! E in fretta, prima che con l’introduzione dei nuovi standard compressivi nel DTT la pressione concorrenziale sulla pay aumenti!”.

Fedele Confalonieri (foto Olycom)
Fedele Confalonieri (foto Olycom)

“Rivendichiamo il diritto a un ambito concorrenziale equo, il sempre citato e mai attuato level playing field nel mercato dei media”, aggiunge il presidente Mediaset. “Come ogni soggetto sul mercato, vorremmo norme poco intrusive, leggere, di principio, capaci di garantire il rispetto dei dirittifondamentali e dei principi generali dell’ordinamento e ci andrebbe benissimo passare ad un sistema con pochi punti fermi riconosciuti, un sistema a livello europeo, vista la presenza di operatori a livello globale. Quello che invece rifiutiamo – continua Confalonieri -, perché è contro la concorrenza, è rimanere l’unica attività rigorosamente regolata a confronto di una prateria libera da vincoli, che è quella dove prosperano gli operatori globali di Internet”.

Nell’audizione il presidente di Mediaset ha parlato anche dell’andamento del gruppo televisivo, dei caratteri distintivi della tv terrestre e delle frequenze e ha messo in evidenza alcune richieste al legislatore, in particolare: “interventi sulle frequenze solo se necessitati per conservare alla tv terrestre tutta la banda necessaria al suo sviluppo, nel rispetto della neutralità tecnologica e della concorrenza tra piattaforme; rimozione di vincoli ormai superati di tetti e limiti alle dimensioni dei campioni nazionali; obblighi di trasparenza e di certificazione per gli Over The Top e loro inclusione nella fiscalità generale”.

Clicca qui per scaricare il testo integrale della relazione di Fedele Confalonieri (.pdf)