Condé Nast chiude Myself, che da settembre diventa un canale del sito di Vanity Fair

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Giampaolo Grandi, presidente e amministratore delegato di Condé Nast Italia, ha annunciato la chiusura di Myself, il mensile dedicato alle donne adulte che lavorano, hanno famiglia e dedicano tempo a loro stesse. Il numero attualmente in edicola sarà l’ultimo.‎

Il mensile diffonde 100mila copie (30mila in abbonamento, 70mila in edicola) che non bastano per attrarre adeguati investimenti pubblicitari, spiega l’ad di Condé Nast. L’obiettivo di vendita di Myself era 200mila copie. Il mensile al terzo anno di vita continua a perdere e non vede la possibilità di una svolta del trend della raccolta pubblicitaria che non cresce. Motivo determinante è lo spostamento degli investimenti dei grandi clienti dai print media al digitale per raggiungere il target delle lettrici di Myself.

Myself da settembre sarà solo online con una presenza digitale importante come canale del sito Vanityfair.it (sei milioni e mezzo di utenti unici).

Grandi ha precisato che non ci saranno licenziamenti in redazione, ma ‎si verificherà la possibilità di uscite concordate e di altre soluzioni.

Grandi dice che i conti della casa editrice sono positivi e che nel 2014 vanno meglio che nel 2013 grazie al buon andamento dei brand iconici della casa editrice come Vanity Fair, Vogue e Glamour.

Giampaolo Grandi e Fedele Usai
Giampaolo Grandi e Fedele Usai di Condé Nast