Con H-Art il nuovo Giardino della Biodiversità di Padova diventa digitale

Condividi

Sono oltre 1300 le specie di piante, provenienti da ogni angolo del pianeta, ospitate nel nuovo Giardino della Biodiversità inaugurato il 15 settembre all’Orto Botanico dell’Università di Padova, il più antico del mondo e patrimonio dell’Unesco. Cinque serre in vetro e acciaio sviluppate su 15mila metri quadri per raccontare il mondo vegetale, il suo rapporto con l’uomo e la loro co-evoluzione all’interno di un percorso espositivo che dalla foresta tropicale arriva fino al deserto, passando per la savana, le zone temperate e quelle mediterranee.

Un viaggio sensoriale, supportato da reperti antropologici, exhibit interattivi, video e grafiche 3D, che si fa ancor più coinvolgente grazie alla nuova applicazione per smartphone Android e iOs che accompagna i visitatori passo passo e offre una banca dati con informazioni aggiuntive, immagini e curiosità accessibili anche una volta usciti dall’Orto. Realizzata da H-Art, l’azienda parte di GroupM (Wpp) specializzata in consumer experience con headquarter a Ca’ Tron sulla laguna veneta, l’app sfrutta la recente tecnologia degli iBeacon, ossia rilevatori di prossimità sparsi per il giardino che inviano notifiche tramite device ogniqualvolta sono disponibili approfondimenti sulle tappe più significative del percorso.

“Quella degli iBeacon è una tecnologia facilmente implementabile su cui aziende e istituzioni possono puntare per rendere le esperienze del pubblico ancora più complete e interattive”, spiega Massimiliano Ventimiglia, ceo e founder di H-Art. “Seppur sul mercato da poco, è già stata sperimentata con successo nei centri commerciali e nei negozi e si presta perfettamente anche ad iniziative in campo artistico e culturale, soprattutto in Italia dove c’è un ricchissimo patrimonio da valorizzare. Noi come H-Art abbiamo già in cantiere altri progetti che la utilizzano e speriamo di presentarli presto”. Anche l’app dell’Orto – precisa Ventimiglia – è in continuo aggiornamento sia a livello di contenuti, curati direttamente dall’Università, che sul versante tecnologico.

Con l’apertura della nuova sezione, l’Orto Botanico si trasforma in un luogo di aggregazione e di incontro, uno spazio aperto a mostre, eventi culturali, attività didattiche e ludiche. Come cornice all’evento inaugurale – al quale hanno partecipato, tra gli altri, il rettore dell’Università Giuseppe Zaccaria, il prefetto dell’Orto Giorgio Casadoro, il progettista Giorgio Strapazzon e il sottosegretario del ministero ai beni culturali Ilaria Borletti Buitoni – è stata scelta una mostra di Giovanni Frangi, aperta fino all’11 gennaio 2015, con alcune opere che traggono ispirazione proprio dal mondo vegetale e ruotano attorno al concetto di Alles ist Blatt, ‘Tutto è foglia’, in omaggio alle riflessioni di Goethe sulla natura delle piante.

Partner del Giardino della Biodiversità sono i cinque hotel di Abano Terme del Gruppo Borile, che per l’occasione ha lanciato un nuovo pacchetto per gli ospiti denominato ‘Il Giardino delle Acque’ nel quale, oltre all’utilizzo delle piscine termali e delle zone relax e benessere, è compresa anche una visita all’Orto Botanico.

Sul fronte partnership, proprio in questi giorni l’Orto Botanico sta per siglare un protocollo d’intesa con Padiglione Italia di Expo 2015 finalizzato a dare reciproca visibilità ai due soggetti. Inoltre, all’Ateneo padovano viene affidata la cura della Mostra dell’identità italiana, che ospiterà piante provenienti da tutte le regioni e – sottilinea il rettore – rappresenterà l’unico elemento green all’interno di Padiglione Italia.