(ANSA) Le societa’ straniere non potranno possedere piu’ del 20% nei media russi: lo prevede una legge approvata oggi dalla Duma, il ramo basso del parlamento, sullo sfondo del giro di vite di Putin contro l’influsso occidentale nel braccio di ferro sull’Ucraina. Per le case editrici straniere si tratta di una vera e propria stangata. La Duma ha approvato oggi in seconda e terza lettura (quella definitiva) il progetto di legge che riduce dal 50% al 20% il tetto delle quote straniere in tutti i media russi (giornali, periodici, tv e pubblicazioni internet), inclusi quelli controllati indirettamente attraverso partner russi. In particolare nel mirino, secondo gli analisti, il quotidiano economico Vedomosti e la versione russa di Forbes, entrambi spesso critici verso il potere. Ma la tagliola si abbatterra’ anche sul quotidiano in lingua inglese Moscow Times e su colossi come Axel Springer, Ctc Media, Burda, Conde’ Nast, in gran parte legati a riviste glamour che hanno plasmato i gusti e le mode della nuova elite post sovietica. (ANSA, 26 settembre 2014)
