Torna Zoro con ‘Gazebo’, doppio appuntamento domenica e lunedì. Si comincia con gufi, Renzi e attualità

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(TmNews) Diego Bianchi, in arte “Zoro”, torna in tv con “Gazebo” dal 28 settembre su Rai3, quest’anno per la terza stagione con una nuova collocazione: doppio appuntamento in seconda serata la domenica e il lunedì, con puntate di circa un’ora e, novità assoluta, incursioni in prima serata, la prima già il 24 ottobre e la seconda verso dicembre. Una scelta, spiegata dal direttore di rete Andrea Vianello nella presentazione oggi a Roma, dettata dal voler “trovare una migliore collocazione al programma rispetto alle tre serate più corte con altre trasmissioni che si allungavano, come ‘Ballarò’ e ‘Chi l’ha visto’, e in più questa discesa in campo misteriosa in prima serata seguendo anche un po’ gli eventi. Espanderemo ‘Gazebo’ come il polistirolo – ha assicurato – è un programma che può contaminare tutto il palinsesto”.

Zoro (foto Olycom)
Zoro (foto Olycom)

Nella nuova stagione, come sempre, tanta attualità. Si comincia con il “renziinaday”, sulla scia del film “Italy in a day” di Gabriele Salavatores, in cui si è chiesto agli utenti di documentare per “Gazebo” il viaggio negli Usa del presidente del Consiglio e di inviare il materiale, video e foto, e con un servizio sui “gufi” veri, non quelli della politica, in cui Zoro è andato a capire come si addestrano. Poi, naturalmente gli eventi improvvisi, un programma tutto in evoluzione insomma, come ha raccontato Zoro: “Seguiamo l’attualità che è inevitabilmente renziana, per cui il presidente del Consiglio sarà ovviamente nei nostri discorsi, ma siamo molto attratti anche da tutte queste spinte al secessionismo di varia natura. C’è appena stato il referendum in Scozia, c’è il Veneto che continua a essere protagonista, la Lega ma non solo e seguiremo i gufi”.

Stessa squadra vincente degli anni scorsi, con Marco Dambrosio (Makkox) alle vignette, i giornalisti Andrea Salerno e Marco Damilano, il tassista Mirko-Mossouri4, i musicisti Roberto Angelini e Giovanni di Cosimo con ospiti nuovi in ogni puntata, per una formula che ha sempre più successo e non ha segreti particolari. “E’ talmente strampalata che non la saprei replicare o suggerire – ha detto Zoro – c’è un’autenticità di fondo, un evidente divertimento collettivo nostro, molto lavoro, e il tutto ha generato una certa credibilità. Ovviamente il nostro punto di vista è parziale, soggettivo e dichiarato, non pretendiamo di dare risposte o ricette”. Dopo la parentesi da regista con il film “Arance e martello”, presentato anche alla Mostra di Venezia, per ora per Bianchi nessun altro film in cantiere. E a una domanda sulla Roma di quest’anno, da grande tifoso, non si è voluto sbilanciare e scaramanticamente è scappato via: “Ci vediamo, delle cose serie parliamo un’altra volta”.