Stop al piano di riforma dell’informazione: lo chiede la Vigilanza Rai

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(ANSA) Stop al piano di riforma dell’informazione Rai. E’ quanto chiede l’ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai in una lettera inviata all’azienda. Nel documento – apprende l’ANSA – si invita Viale Mazzini a non intervenire fino all’approvazione dell’atto di indirizzo sul tema che la bicamerale ha intenzione di varare. “L’ufficio di presidenza – si legge nella lettera – ha convenuto di richiedere all’azienda che prima dell’approvazione dell’atto di indirizzo non sia adottato il piano, né sia posto in essere alcun atto comunque attuativo o ad esso connesso”. La Commissione di Vigilanza sta svolgendo una serie di audizioni per conoscere le posizioni di dirigenti, direttori e sindacato sul piano presentato dal dg Luigi Gubitosi ed ha deciso di approvare un atto di indirizzo sull’argomento. Come relatore è stato indicato Pino Pisicchio del Gruppo Misto. Secondo le linee guida presentate da Gubitosi in consiglio di amministrazione, il piano prevede la creazione di due newsroom: nella prima dovrebbero confluire Tg1, Tg2 e Rai Parlamento; nella seconda Tg3, TgR e Rai News. La riforma ha provocato molte proteste in azienda: non solo l’Usigrai, il sindacato interno dei giornalisti, ma anche direttori di testata, come Bianca Berlinguer, hanno sollevato dubbi. Recentemente anche il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, aveva espresso qualche perplessità sul piano. “Trovo difficile – aveva detto in una recente intervista – che una riforma dell’informazione sia pienamente applicabile senza affrontare il tema dell’identità delle reti in una rivisitazione editoriale complessiva”. (ANSA, 13 novembre 2014)

Roberto Fico (foto Olycom)
Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai (foto Olycom)