(ANSA) “Cari Anonymous sparsi per la rete internet”: inizia così la lettera aperta che il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe ha pubblicato sul proprio blog www.poliziapenitenziaria.it dopo aver avuto notizia che lo stesso blog e il sito del Sappe (www.sappe.it) potrebbero essere l’obiettivo di non meglio precisati attacchi informatici condotti dal movimento Anonymous Italia a seguito dei noti avvenimenti riguardanti il caso Cucchi. “Prima di subire queste ‘attenzioni’ vorremmo però avere la possibilità di dire tre cose”, scrive il Sappe nella lettera aperta. “La prima è che i nostri colleghi finiti sul banco degli imputati, prima, e sulla gogna mediatica poi, sono innocenti sotto qualunque profilo si voglia inquadrare la vicenda: quello giudiziario, quello sociale o quello morale. La seconda è che siamo consapevoli che prima o poi riuscirete di nuovo a manomettere i nostri siti web e a sospendere temporaneamente la nostra “voce” sul web. Su questa partita ci dichiariamo già “sconfitti”. La terza, si legge ancora nella lettera del Sappe, “è che nessun atto dimostrativo e nessun sabotaggio riuscirà a fiaccare la nostra determinazione a parlare, discutere e informare di carcere, di società, di giustizia e di sicurezza, in modo obiettivo e al solo fine di rendere l’istituzione penitenziaria una ‘casa di vetro’, così che la gente – conclude la missiva – riesca davvero a farsi un’opinione senza essere condizionata dai filtri e dalle interpretazioni di chicchessia”. (ANSA, 19 novembre 2014)
