Talk show ancora in prognosi riservata, scrive Balassone su Europa

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“Se fossimo al letto di un infermo diremmo che si registrano segni di miglioramento, ma la prognosi resta riservata. L’infermo, va da sé è il talk show politico che, come l’Italia col Pil, stenta a uscire dalla recessione”. Lo scrive oggi Stefano Balassone su Europaquotidiano.it riflettendo sulla crisi dei talk show e sulla loro perdita di appeal.

Stefano Balassone (foto Olycom)
Stefano Balassone (foto Olycom)

“Ai talk show, come anche alla satira politica, si è consumato, per la eclisse di Berlusconi, il posizionamento sul quale hanno a lungo contato prendendosi beffe di una politica tanto buffa quanto vuota. Ma anche che a trovare altre posizioni e altre misure ci stanno faticosamente provando, con tanto olio di gomito perché fare tv è un lavoro operaio” – continua Balassone.

“Può darsi che un po’ di bufera sociale (la stessa che si è appena mangiata nove punti di popolarità per Renzi) li possa aiutare a rastrellare spettatori d’occasione che cercano dove rispecchiare le loro rabbie e angosce”, conclude. “Ma c’è da sperare che le rendite temporanee non interrompano lo sforzo di rinvigorimento. E a navigare di bolina, ovvero contro i venti contrari, che si diventa talk show di lungo corso”.

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