(ASKANEWS) Non solo centinaia di film, ma anche i dati sui compensi di alcuni manager di Sony Pictures Entertainment, diciassette dei quali hanno guadagnato piu’ di 1 milione di dollari all’anno. E ancora numeri di codici fiscali e password degli impiegati.
Sono i nuovi risvolti emersi all’interno dell’attacco hacker che ha colpito la divisione del colosso che ha prodotto alcuni successi di Hollywood come “The Amazing Spider-Man” e la serie televisiva “Breaking Bad”. Alcuni di questi documenti sono stati pubblicati da Fusion, un sito di notizie. Sempre ieri l’Fbi, che sta indagando sulla vicenda, ha avvertito le aziende americane per minacce simili a quella che ha colpito Sony. Il gruppo hacker, che si e’ definito #GOP, Guardians of Peace, ha sferrato il suo attacco il 24 novembre scorso. Sony ha fatto sapere di aver fatto progressi nel combattere il colpo dei pirati, che avrebbero rubato anche cinque film completi, incluso l’inedito “Annie”.
Gli hacker hanno anche minacciato di pubblicare i budget del gruppo e altre informazioni finanziare e le copie digitali dei passaporti di diversi attori. Per ora non e’ ancora chiaro il motivo che ha portato gli hacker a colpire Sony. Secondo alcuni media americani il gruppo potrebbe essere stato preso di mira da pirati nordcoreani a causa della pubblicazione da parte di Sony di “The Interview”, una commedia di Natale con James Franco che racconta (nella finzione) il tentativo della Cia di uccidere il leader del Paese, Kim Jong-un. (Askanews, 3 dicembre 2014).
