F2i affronterà il dossier Metroweb nel primo trimestre del 2015

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(MF-DJ) Il management di F2i affronterà il dossier Metroweb nel primo trimestre del 2015. E’ quanto ha appreso Mf-Dowjones da una fonte a conoscenza dei fatti. Il fondo infrastrutturale deve decidere se dismettere o meno la quota (o parte di essa) detenuta nella società della banda larga, pari al 53,8%.

Nelle scorse settimane, come aveva spiegato un’altra fonte, sul tavolo di F2i sono arrivate una serie di “espressioni di interesse”, tra cui quelle di Vodafone e di Telecom I.. La documentazione non conterrebbe nessuna indicazione di prezzo nè riferimenti a eventuali strategie industriali.

Da quanto si apprende, F2i, qualora decidesse di vendere, sarebbe orientata a farlo attraverso una gara.

E’ evidente che se l’operazione entrasse nel vivo, bisognerebbe fare i conti con le norme imposte dall’Antitrust, perchè verrebbero alterati gli equilibri del possesso della rete. Il rischio sarebbe la creazione di un soggetto con una posizione dominante. In quest’ottica va letta la missiva che Vodafone ha inviato a fine novembre all’Autorità garante della Concorrenza per assicurare una gestione neutrale e indipendente della rete. L’idea di Vodafone è che qualora F2i dovesse cedere la sua partecipazione in Metroweb, l’unica soluzione sarebbe l’ingresso degli operatori alternativi interessati nell’azionariato della società.

Tra gli altri operatori del comparto (Fastweb e Wind, in primis) sta prendendo sempre più piede l’idea di “una soluzione sistemica” che prefiguri l’ingresso in Metroweb dei principali attori del settore telefonico.

Intanto il dossier viene guardato con attenzione da Palazzo Chigi. Uno degli obiettivi dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi è quello di creare una rete nazionale in fibra ottica ultra larga, con una potenza di 100 megabit. E Metroweb rappresenterebbe il soggetto ideale per poter realizzare questo progetto e colmare il gap che l’Italia ha nei confronti degli altri Paesi europei. Dopo tutto la societá guidata da Alberto Trondoli ha giá dato prova della sua abilitá nel cablare Milano, Genova e Bologna. In particolare il capoluogo lombardo, secondo un’indagine resa nota la scorsa settimana, è risultata essere la cittá piú connessa d’Europa.(MF-DJ 10 dicembre 2014)