(ANSA) I dipendenti della società editrice il Mulino esprimono la loro solidarietà ai dipendenti di Carocci Editore che domani manifesteranno a Bologna davanti alla sede dell’azienda che la acquisì nel luglio 2009. La manifestazione risponde all’annuncio da parte della direzione di procedere con la cassa integrazione straordinaria a zero ore per 17 dei 32 dipendenti dell’editore romano, anticamera dei prevedibili licenziamenti che metteranno in discussione la sopravvivenza stessa dell’azienda. Lo comunica la Rsu del Mulino, dopo l’assemblea dei lavoratori di oggi, che ha deciso all’unanimità di sospendere il lavoro dalle 11 alle 14 di domani, in concomitanza con la protesta dei dipendenti di Carocci. I lavoratori hanno espresso “preoccupazione per i provvedimenti annunciati in questi giorni dalla direzione dell’azienda – hanno spiegato – che produrranno nell’immediato, all’inizio del 2015, lo scorporo delle attività produttive e redazionali in una nuova società controllata dal Mulino, di cui al momento non sono stati esplicitati i termini societari, le condizioni contrattuali, i percorsi formativi, la sede, in sostanza le linee guida del piano industriale in cui rientrerà la cessione del ramo d’azienda”. Per i dipendenti del Mulino la “cessione comporta lo snaturamento di ciò che ha contraddistinto l’editrice nei suoi 60 anni di attività, con la perdita – hanno concluso – di quella identità che ha rappresentato la forza di questo marchio”. (ANSA, 16 dicembre 2014)