(Repubblica.it) Il gruppo di Murdoch rilancia sulla tv in chiaro e raddoppia dopo il debutto di Cielo sul numero 26. La piattaforma satellitare dello “squalo” sta studiando l’ottimizzazione dell’utilizzo dei diritti tv e la possibilità di supportare attraverso sinergie con la tv in chiaro la propria offerta pay. Prezzo intorno a 10 milioni
Sky Italia raddoppia sulla tv in chiaro. L’emittente satellitare rafforza così la sua presenza sulla piattaforma televisiva del digitale terrestre mettendo le mani su un secondo canale che si aggiungerà al numero 26 già occupato da Cielo. Sono alle battute finali le trattative con Class editori per rilevare il diritto a trasmettere sul canale immediatamente successivo, cioè il 27, che attualmente ospita i programmi di Class tv.

Da tempo la società del gruppo Murdoch sta valutando opportunità di crescita nella televisione “free” e, nel meeting con gli investitori di inizio di dicembre, il management ha ulteriormente insistito su questa strategia: l’ottimizzazione dell’utilizzo dei diritti tv e la possibilità di supportare attraverso sinergie con la tv in chiaro la propria offerta pay satellitare sono tra gli obiettivi principali alla base di questa scelta.
Da diversi mesi si ipotizza poi la volontà dell’emittente di lanciare un canale All News anche sul digitale terrestre, sfruttando l’esperienza consolidata di skytg24 e andando a fare concorrenza diretta ai corrispondenti canali Rai (Rainews24) e Mediaset (Tgcom24). Una decisione in tal senso tuttavia non sembra essere stata definitivamente assunta.
Negli ultimi due anni, Class editori è stato più volte impegnato in trattative con diversi soggetti per la vendita del canale 27 ma ora sembra che i colloqui con Sky Italia siano a un passo dall’accordo. Oltre che sulla piattaforma digitale, Class è presente con canali televisivi tematici anche nel bouquet satellitare di Sky.
Le trattative per il passaggio della Lcn 27 (ovvero la posizione sul telecomando nella numerazione automatica del digitale terrestre) sarebbero arrivate a un accordo intorno a una cifra di poco inferiore ai 10 milioni di euro.