(ANSA) – La solidarietà è unanime dai media di tutto il mondo alla redazione di Charlie Hebdo dopo il massacro di Parigi. Ma di fronte alla scelta se pubblicare o meno le controverse vignette sull’Islam del magazine tanti, soprattutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, hanno detto ‘no’. Si oscilla dal rifiuto di chi le considera offensive e una sorta di ‘censura’ precauzionale per evitare possibili ritorsioni contro i giornalisti da parte degli integralisti. Il Financial Times è arrivato a criticarle apertamente in un editoriale a firma di Tony Barber, secondo cui – fatto salvo l’orrore e la condanna dell’attacco terroristica di ieri – l’atteggiamento provocatorio di Charlie Hebdo non rappresenti comunque un esempio. ”Troppo spesso la stupidità editoriale ha prevalso a Charlie Hebdo”, ha scritto Barber, negando al settimanale parigino il titolo di modello della libertà di stampa. Di fronte alle critiche, il giornale della City ha poi pensato bene di togliere oggi dalla versione online questa notazione critica. Ma il resto del commento, apparso su quella cartacea, è rimasto invariato. ”Anche se il magazine si ferma poco prima degli insulti veri e propri, non è comunque il più convincente campione della libertà di espressione”, si legge. “Con questo non si vogliono minimamente giustificare gli assassini, è solo per dire che sarebbe utile un po’ di buon senso nelle pubblicazioni che pretendono di sostenere la libertà quando invece provocano i musulmani”. La scelta fatta da molti giornali anglosassoni è stata quella di pubblicare oggi vignette proprie, anche graffianti, ma di proteggersi dalle eventuali ritorsioni escludendo quelle del magazine francese: soprattutto quelle storicamente più ‘forti’ e più discusse. Così ha fatto ad esempio l’Independent. ”Sarebbe stato troppo rischioso decidere in modo unilaterale in Gran Bretagna di essere l’unico giornale che le pubblicava”, ha detto alla Bbc il direttore Amol Rajan. In altri casi invece, come hanno fatto il Daily Telegraph o il New York Daily News, è stata debitamente ritoccata o tagliata la fotografia del direttore di Hebdo, Stéphane Charbonnier (Charb), una delle vittime di ieri, in cui egli tiene in mano una copertina del suo giornale. La stessa linea è stata seguita dal prestigioso New York Times. Mentre fra le tv, il gruppo Nbc ha inviato direttive a Nbc News, Msnbc e Cnbc di non mostrare tassativamente titoli o vignette che potessero essere ”insensibili” od ”offensive”. Stessa decisione alla Cnn dove gli anchorman si sono limitati a descrivere vignette satiriche disegnate negli anni, e che spesso hanno provocato reazioni violente di musulmani, ma senza mostrarle in chiaro. Mentre l’immagine di Charb che tiene in mano il giornale con una vignetta ‘incriminata’ su Maometto e’ stata oscurata pure dall’Ap: la maggiore agenzia d’America.