“È chiaro che ostinarsi a proporre tout court la vendita di copie digitali in maniera speculare, identica, alla proposta cartacea non ha senso. Da informazioni raccolte dal sottoscritto pare che sia in programma la vendita di singoli articoli, così come avviene nei Paesi Bassi con Blendle, anche su Edicola Italiana”. E’ quanto scrive Pier Luca Santoro sul suo interessante e ricco di analisi DataMediaHub a proposito dell’Edicola Italiana, chiosco digitale per l’acquisto di giornali e periodici dei principali editori italiani on line dal 20 gennaio.
“I dati”, scrive DataMediaHub “mostrano come, ad eccezione del quotidiano di Confindustria, la tendenza sia piatta. Fondamentalmente insomma chi aveva propensione ed interesse ad abbonarsi lo ha fatto ed attualmente non pare esservi grosso spazio di ulteriore crescita”.
La pietra tombale sull’attuale offerta di Edicola Italiana DataMediaHub la mette quando, analizzando la situazione francese scrive che “secondo quanto dichiarato da OJD, l’equivalente della nostrana ADS, nel totale le copie digitali hanno rappresentato una frazione estremamente ridotta degli esemplari venduti a pagamento e, così come avviene in Italia, non hanno di fatto arrestato il calo complessivo di vendite”.
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