Rai Pubblicità aderisce al “World Radio Day”, patrocinato dall’Unesco, per festeggiare il mezzo radiofonico che rappresenta un punto cardine nella vita di miliardi di persone in tutto il mondo. Il World Radio Day diventa l’occasione per celebrare la radio e, insieme ad essa, un progetto italiano di livello internazionale.
Rai Pubblicità, membro dell’Egta (Associazione delle concessionarie di pubblicità Tv e Radio Europee), ha realizzato e condiviso (www.egtaradioday.com), come riporta il comunicato stampa, un progetto di comunicazione crossmediale per 20th Century Fox. Rai Pubblicità, con il suo contributo legato al progetto ad hoc per 20th Century Fox, porta al centro dell’attenzione il “contenuto”. Gli inserzionisti hanno forte consapevolezza del fatto che, nella radio come negli altri mezzi, il contenuto è il miglior driver, il principale punto di contatto per i clienti finali.
Rai Pubblicità, nel caso di 20 Century Fox, ha lavorato tramite storytelling su 4 film, 4 concetti diversi e 4 media: tv, radio, cinema e web.
Gli ascoltatori di Radio1, Radio2 e Radio3 sono molto fedeli mediamente l’80% la segue tutti i giorni in casa o fuori casa (contro una media del 66% sul totale radio); questo è il risultato del forte legame che i conduttori di RadioRai creano con il loro pubblico.

“Si stima che la radio nel mondo raggiunga regolarmente circa due miliardi di individui. Sono contatti importanti sia in casa che out-of-home. Se in America e in Europa la radio è preziosa negli spostamenti in auto o nei centri commerciali, in Paesi come India, Cina e continenti come l’Africa, la radio è il primo medium di comunicazione: informazione, formazione, intrattenimento, cultura, musica, sport” – ha dichiarato il vicepresidente dell’Associazione europea delle concessionarie di pubblicità (Egta).
“Egta, l’Associazione europea delle società concessionarie di pubblicità, di cui fa parte Rai Pubblicità che gestisce anche gli aspetti commerciali del servizio pubblico radiofonico in Italia, sostiene con ricerche e approfondimenti professionali il mondo della radio, dei suoi clienti e dei suoi utenti. Penso di poter riepilogare il prossimo sviluppo della radiofonia in tre filoni principali, che saranno interessanti anche per raccogliere adeguati ed efficaci investimenti pubblicitari: completamento della digitalizzazione con le nuove tecnologie di trasmissione; estensione dell’applicazione ‘radio’ a tutti i devices telefonici e smart, e infine “la radio che si vede”, ovvero l’integrazione audiovisiva con la diffusione su internet, che si presenta come ricco contenitore audiovisivo, sviluppando nuova creatività e brillanti ‘ingaggi’ con il pubblico.”