(MF-DJ)-Chi è vicino a Matteo Renzi ci scommette: entro domenica il presidente del Consiglio deciderà sul complesso nodo della Rai, soprattutto dopo le polemiche nate in seguito al suo avvertimento su un possibile decreto legge. Lo scrive il Corriere della Sera spiegando che Renzi vuole chiudere sulla Rai e, per la decisione, ha sul tavolo le riflessioni del sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, e di Lorenza Bonaccorsi, responsabile cultura del Pd.
Le ipotesi, prosegue il giornale, sono due. La prima, “classica”: nascita di una fondazione che erediti la proprietà della Rai, cda snello a 5 membri, direttore generale che riunisca poteri editoriali ed economici. L’incognita è rappresentata dai tempi lunghissimi che potrebbero volerci per il trasferimento delle azioni Rai alla fondazione.
Seconda ipotesi, che sembra prendere corpo nelle ultime ore: rivedere rapidamente la legge Gasparri sui criteri di nomina dei vertici, un sistema “duale”, un consiglio di sorveglianza allargato alla società civile che nomina un consiglio di gestione con un presidente-amministratore delegato “con tutti i poteri per rifondare la Rai di domani”.
Renzi pensa a una Rai produttrice di cultura diffusa, con una sola redazione giornalistica, ridotta nel numero di canali tematici, forte nell’imporre la sua fiction all’estero. Il problema, e Renzi lo sa bene, sono i tempi: il cda guidato da Anna Maria Tarantola scadrà tra poche settimane. (MF-DJ, 26 febbraio 2015)
