Digital Magics, Lava e Ice insieme per promuovere investimenti dagli Usa nelle start up italiane

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Durante il Global Lava – Italia Restarts Up Digital Magics, Los Angeles Venture Association (Lava) e Ice hanno stretto una partnership per favorire e sviluppare finanziamenti in startup innovative italiane, da parte di importanti investitori istituzionali americani.
Come riporta il comunicato stampa, l’evento ha coinvolto oltre 60 fondi di venture capital e importanti relatori fra cui TyltLab, Canyon Creek Capital, Global Capital Strategic Group e Digital Magics. Il successo e l’interesse che ne sono derivati hanno portato all’organizzazione di una serie di incontri, a Los Angeles e negli Stati Uniti, per promuovere l’eccellenza dell’innovazione italiana nel mercato Usa.

Leonard Lanzi, executive director di Lava, afferma: “Siamo entusiasti di sostenere e dare risalto alla globalizzazione delle startup. L’Italia è sempre stata un centro di innovazione e la sua solida  comunità di startup è molto importante”.
Carlo Angelo Bocchi, italian trade commissioner – Los Angeles Office di Ice, dichiara invece: “Le startup italiane sono l’emersione nei mercati esteri di due aspetti che guidano la nostra strategia: presentare delle punte di eccellenza tecnologica e innovativa  con un supporto legislativo e di incentivi senza precedenti per gli investitori americani in Italia. A breve la nostra Trade Agency si doterà anche di un Dipartimento Attrazione Investimenti e allora alle startup aggiungeremo le aziende ‘reali’che cercano cooperazioni  finanziarie per affrontare in maniera più solida la co,mpetizione internazionale.”
Infine Gabriele Gresta, co-fondatore e board member di Digital Magics, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di aver stretto questa partnership strategica con Lava . Il nostro obiettivo è supportare le startup italiane negli Stati Uniti e promuovere il Made in Italy digitale nel mondo. Questa è  la prima di  una  lunga  serie di iniziative volte a  espandere ulteriormente  la rete di investitori  di Digital Magics  al mercato  statunitense, dopo gli  importanti rapporti costruiti con
imprese e venture capitalist europei.”