L’Agcom apprezza la strategia del Governo sulla banda ultra larga, ma c’è ancora molto da fare. L’Italia registra un divario del 40% rispetto alla media europea

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(askanews) L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni esprime apprezzamento per la strategia italiana per la banda ultra larga approvata dal consiglio dei Ministri.
“L’Italia ancora oggi – si legge in un comunicato dell’Agcom – ha un divario di oltre 40 punti percentuali rispetto alla media europea nell’accesso a più di 30 Mbps (per l’Agenda Digitale il primo obiettivo è raggiungere il 100% della popolazione nel 2020) e una situazione fortemente deficitaria nelle connessioni a più di 100 Mbps”.

L’Agcom condivide la necessità di definire politiche pubbliche volte a recuperare il ritardo infrastrutturale italiano in termini di diffusione della banda larga sul territorio nazionale e che, al tempo stesso, guardino al futuro dell’economia e della società”.

Angelo Marcello Cardani, presidente Agcom (foto Olycom)
Angelo Marcello Cardani, presidente Agcom (foto Olycom)

Occorre raggiungere i nostri partner europei in termini di utilizzo di servizi di connessione qualitativamente più affidabili e veloci. A questo fine, risultano positivi la libertà e la varietà di scelta delle soluzioni tecnologiche degli investitori e il ricorso a più leve che consentano di sfruttare potenziali di mercato differenziati sul territorio e, per questa via, ridurre il digital divide.

L’Autorità valuta inoltre “positivamente l’approccio sinergico della strategia e il coordinamento delle istituzioni nella sua attuazione, attraverso il Comitato per la diffusione della banda ultra larga inteso a favorire un’ampia cooperazione per raggiungere gli obiettivi attesi al 2020”. La strategia del governo riconosce “un ruolo centrale all’Autorità, la quale darà un contributo tecnico, essenziale a garantire condizioni concorrenziali e a tutelare i consumatori”.

“Accogliendo quanto da noi richiesto in sede di consultazione – continua il comunicato – è affidato all’Autorità il compito di verificare la velocità effettiva di connessione nelle aree interessate dal progetto e l’andamento degli abbonamenti a banda ultra larga ad almeno 100 Mbps. Ciò che conta è, infatti, l’effettiva qualità dei servizi di accesso concretamente offerti ai consumatori, i quali potranno tra l’altro giovarsi di misure pubbliche a sostegno della domanda”.

L’Autorità contribuirà alla costruzione del “Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture del sotto e sopra suolo”, date le competenze e l’esperienza maturata. Infine, sarà preciso compito dell’Autorità valutare la compatibilità con la disciplina sugli aiuti di Stato dei progetti finanziati con contributi pubblici, secondo quanto previsto dagli Orientamenti dell’UE. (askanews, 5 marzo 2015)