Rai, Verro risponde alle critiche: “l’azienda spieghi perché questo fax viene tirato fuori dopo 5 anni e proprio alla vigilia della riforma”

Condividi

(Agi) “Spero che l’azienda riesca a fare, in fretta, chiarezza e a spiegare come mai questo fax sia stato ben conservato per cinque anni e tirato fuori proprio adesso alla vigilia di una storica riforma Rai. Tutto ciò nulla toglie al fatto che il contenuto della lettera è sicuramente mio”. A parlare è Antonio Verro, Consigliere di amministrazione della Rai, in occasione dell’audizione in Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, rispondendo sulla lettera inviata nel 2010 al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “Le modalità di redazione e trasmissione del fax francamente mi sfuggono sia perché sono passati ben cinque anni, sia perché né il sottoscritto né la mia segreteria sono in possesso di copia della lettera”.

“C’è stata enfatizzazione mediatica sul caso che mi vide coinvolto”

“C’è stata una enfatizzazione mediatica di quello individuato come il caso Verro”. A parlare è Antonio Verro, Consigliere di amministrazione della Rai, in occasione dell’audizione in Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Verro commenta il caso che nel 2010 lo vide coinvolto dopo aver inviato un fax al presidente del Consiglio dell’epoca, Silvio Berlusconi. “Il fax che io inviai contiene solo considerazioni dei quali si parlava in quel periodo. Eravamo in un contesto, un periodo totalmente diverso, la governance era quella anti Monti. Erano mesi caldi – commenta Verro – in cui si parlava degli editoriali dell’allora direttore del tg1, del contratto di Travaglio e del programma di Santoro. Era noto all’opinione pubblica il pensiero di ogni consigliere della Rai, così come era noto il mio ed il fax nulla aggiunge e nulla toglie sulla mia storia politica o sul mio rapporto con Silvio Berlusconi. Io cercavo di garantire il pluralismo nelle trasmissioni Rai, perché la Rai è un bene comune, un bene di tutti. Solo nei regimi non si dibatte su quello che va in onda nei tg e nella tv”.(Agi, 11 marzo 2015)

Antonio Verro (foto Olycom)