Giacomelli (Mise): con il Piano sulla banda larga abbiamo rovesciato uno schema. Puntiamo a essere protagonisti in Europa, tutti gli obiettivi entro il 2020

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(askanews)  “Noi abbiamo da poco approvato in Consiglio dei ministri il Piano nazionale sulla banda larga. L’Italia non aveva una regia nazionale ma una somma di piani regionali. Pensiamo che la scelta di avere a Palazzo Chigi un coordinamento unificato e mettere a sistema le risorse sia stata vincente. E’ un piano ambizioso, abbiamo rovesciato lo schema perché vogliamo essere protagonisti in Europa e raggiungere tutti gli obiettivi Ue entro il 2020. Non vogliamo essere lo studente sfaticato che viene trascinato verso la sufficienza, ma protagonisti consapevoli di una strategia digitale che mettiamo al centro del Paese”. Così il sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Antonello Giacomelli, in occasione della conferenza stampa dedicata al piano della banda ultra larga della Regione Lazio. “Nel nostro Piano non c’è traccia di dirigismo, ma dice che le risorse pubbliche da sole non bastano. Noi siamo pronti a intervenire normativamente e aiutare con incentivi, ma gli operatori privati devono fare la loro parte ed essere protagonisti. Abbiamo caratterizzato il semestre europeo scommettendo sul fatto che l’Europa acquisisse uno status da protagonista istituzionale in questo processo: non si possono parlare 28 lingue nella strategia mondiale. Ecco perchè l’Italia punta sulla internet governance e vuole che l’Ue parli un’unica lingua nel rapporto con Usa, perché quello di internet è un tema trasversale” ha concluso. (askanews, 11 marzo 2015)