Il Rolling Stone costretto a scusarsi per una notizia non verificata: “Fallimento giornalistico che poteva essere evitato”

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La rivista Rolling Stone è stata costretta a scusarsi dopo che un suo pezzo, su uno stupro che sarebbe avvenuto in un campus americano, si è rivelato essere stato costruito su fatti non verificati.

Vorremmo chiedere scusa ai nostri lettori e a tutti coloro che sono stati danneggiati dal nostro articoli e dalle reazioni, inclusi i membri della confraternita Phi Kappa Psi e l’amministrazione dell’Università della Virginia e i suoi studenti. La violenza sessuale è un problema serio nei campus ed è importante che le vittime di violenza si sentano a loro agio e denuncino. Ci rattrista pensare che a causa dei nostri errori le loro intenzioni possano cambiare.

Will Dana
Will Dana, direttore Rolling Stone (foto New York Times)

A scoprire l’errore è stata la scuola di giornalismo della Columbia University che ha raccontato come è stato costruito il pezzo. L’articolo “A Rape on Campus: A Brutal Assault and Struggle for Justice at UVA” pubblicato lo scorso 19 novembre ha sollevato proteste e costretto l’Università della Virginia a sospendere le attività delle confraternite per sei settimane.

Rolling Stone’s investigation: ‘A failure that was avoidable’ Columbia Journalism Review (5 aprile 2015)