(ANSA) L’operazione di cessione dell’operatore di telefonia brasiliano Gvt da Vivendi a Telefonica, che include anche l’ingresso del gruppo francese nel capitale di Telecom Italia, sarà completato tra maggio e luglio, e porterà a Vivendi una plusvalenza da 3,6 miliardi di euro. Lo riferisce la società durante l’assemblea degli azionisti. (ANSA, 17 aprile 2015)

Vivendi: Bolloré, nessun commento su ipotesi acquisizione
(ANSA) “Non commenteremo alcuna ipotesi di acquisizione”, perché “la posizione della casa” è di non rispondere a questo tipo di domande o indiscrezioni. Lo ha dichiarato il presidente di Vivendi, Vincent Bolloré, rispondendo durante l’assemblea a un azionista che chiedeva lumi sull’ipotesi d’acquisto della società editrice di stampa Amaury, proprietaria tra gli altri dei quotidiani Le Parisien e L’Equipe. (ANSA, 17 aprile 2015)
Vivendi: Bolloré, studiamo nuove acquisizioni per il 2015
(ANSA) In materia di acquisizioni “non siamo soddisfatti, e non ci accontenteremo dell’acquisto di Dailymotion nel 2015”. Lo ha dichiarato il presidente di Vivendi, Vincent Bolloré, durante l’assemblea degli azionisti, precisando che il 12 maggio “un comitato strategico” presenterà ai vertici della società “delle piste” per possibili ulteriori acquisizioni. Su cui però, ha aggiunto, “dobbiamo stare molto attenti”, perché “le cose non si possono comprare a qualsiasi prezzo”. (ANSA, 17 aprile 2015)
Vivendi: ok assemblea a Ben Ammar in consiglio sorveglianza
(ANSA) L’assemblea generale di Vivendi ha approvato la nomina nel consiglio di sorveglianza di Tarek Ben Ammar, con il 95% dei voti favorevoli. Il nome era stato proposto dal presidente del cds e principale azionista del gruppo, Vincent Bollorè. (ANSA, 17 aprile 2015)
Telecom: Vivendi, presto per dettagli ma è un’opportunità
(ANSA) “E’ troppo presto per essere precisi” sulla gestione da parte di Vivendi della sua quota in Telecom Italia, ma “se ci sono cose che si possono fare insieme, in termini strategici, credo che sia un’opportunità”. Lo afferma l’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, sottolineando che il gruppo francese non vuole essere “un azionista finanziario” ma “un buon azionista”. Qualsiasi ulteriore precisazione, ha spiegato de Puyfontaine a margine dell’assemblea generale, saranno date “prima al board, agli azionisti e agli altri stakeholder di Telecom Italia”. Vivendi vede comunque l’Italia come un “Paese delle opportunità”, e un mercato interessante, e ha avuto “fantastiche sessioni di lavoro con i team di Telecom” dopo la conclusione dell’accordo con Telefonica su Gvt. “Telecom è una grande società, e siamo onorati di diventarne un’azionista di minoranza”, ha detto ancora. (ANSA, 17 aprile 2015)