Urbano Cairo racconta le sue politiche editoriali sulla carta stampata, che lo hanno portato a essere l’editore capofila per copie vendute in edicola, con ricavi di 73,5 milioni di euro, vantando una marginalità positiva di 14 milioni. E anche le scelte fatte nel settore televisivo dove La7 srl segna, alla fine del secondo anno della gestione, un Ebitda in attivo di 9 milioni rispetto a una perdita di 24,4 milioni nei dodici mesi del 2013.
“In edicola abbiamo ricavi per 73,5 milioni di euro, nel 2008 erano 70,5 e nel frattempo il mercato è sceso del 41%”, dice Cairo. “E questo perché investiamo in tutti i settori di attività di un editore di periodici”, e spiega: “Abbiamo tenuto i prezzi a un livello competitivo mantenendo un euro come prezzo di copertina. Investiamo nelle tirature delle nostre testate per fare in modo che i lettori le trovino dappertutto”. Inoltre insiste “Credo di poter dire che siamo l’unico editore che mantiene le foliazioni sempre a un livello importante: quella redazionale non scende mai sotto le 105 e le 110 pagine a cui si aggiungono le 40/60 pagine di pubblicità”. Per quanto riguarda La7, Cairo ribadisce l’importanza di difendere la qualità del prodotto. “E’ vero, abbiamo dovuto tagliare i costi, soprattutto gli sprechi e le inefficienze, ma abbiamo mantenuto tutti i conduttori e giornalisti più prestigiosi, Enrico Mentana, Lilly Gruber, Santoro, Formigli, oltre al formidabile Maurizio Crozza. E non voglio dimenticare le instancabili e bravissime Tiziana Panella e Myrta Merlino. E ne abbiamo ingaggiati di nuovi come Giovanni Floris”.