La Apple di Tim Cook non delude: nel secondo trimestre ricavi in crescita (+27%) e boom per iPhone

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(MF-DJ) Apple continua a non deludere le attese di Wall Street con una nuova trimestrale in forte crescita. La multinazionale di Cupertino ha beneficiato ancora una volta delle performance sempre brillanti dei nuovi iPhone per superare il rallentamento del mercato degli smartphone e mettere a segno una crescita dell’utile netto del 33%.  

Tim Cook, ceo Apple
Tim Cook, ceo Apple

Il persistente slancio dei nuovi iPhone lanciati lo scorso settembre, che hanno spinto i conti del primo trimestre a nuovi livelli record, e’ stato sostenuto nei primi tre mesi dell’anno dalla crescita in Cina e ha quindi spinto Apple a contabilizzare una nuova serie di risultati solidi e sopra le attese. L’utile netto nel trimestre al 28 marzo si e’ attestato a 13,57 miliardi di dollari, contro i 10,22 miliardi di un anno fa. L’Eps, grazie anche al massiccio piano di buy-back in corso, e’ inoltre salito dagli 1,66 dollari pre-frazionamento azionario a 2,33 dollari, al di sopra dei 2,16 dollari attesi dal consenso elaborato da Thomson Reuters.

I ricavi sono balzati del 27% a 58,01 miliardi, contro i 56,1 miliardi del consenso, mentre il margine lordo si e’ attestato al 40,8%, ben al di sopra del range tra 38,5% e 39,5% preventivato dai vertici aziendali in occasione della pubblicazione dei conti del primo trimestre. Per il trimestre corrente Apple prevede ancora un margine lordo tra 38,5% e 39,5%, mentre i ricavi sono attesi tra 46 e 48 miliardi.
La multinazionale fondata da Steve Jobs ha inoltre lanciato un nuovo segnale positivo al mercato aumentando da 130 miliardi a 200 miliardi di dollari la dimensione del programma di remunerazione degli azionisti. In particolare Apple ha aumentato il dividendo trimestrale dell’11% a 52 centesimi per azione e il piano di buy-back da 90 a 140 miliardi.
Nonostante la dimensione del buy-back, la società continua a generare cassa a livelli mai visti. Al 28 marzo la liquidità si e’ attestata a 193,5 milioni di dollari, a fronte dei 178 miliardi di fine dicembre.
Apple continua dunque a beneficiare ancora una volta del successo planetario dei suoi iPhone, capaci di contrastare la concorrenza nonostante i prezzi elevati grazie ad un appeal con pochi precedenti nel settore dell’elettronica di consumo. Nel trimestre sono stati venduti 61,17 milioni di iPhone, il 40% in piu’ rispetto ad un anno fa, quasi cinque milioni in piu’ rispetto ai 56,8 milioni previsti dagli analisti e pochi milioni in meno rispetto al record storico di 74,5 milioni degli ultimi tre mesi dell’anno, periodo quest’ultimo storicamente di grandi fortune per la multinazionale della Mela morsicata.
Apple, con gli ultimi iPhone, sta tirando fuori dal cilindro una prodezza raramente riscontrata in qualsiasi settore, ovvero riuscire a guadagnare quote di mercato pur aumentando i prezzi dei prodotti. Gli ultimi iPhone vengono offerti ad un prezzo superiore di 100 dollari rispetto alle precedenti versioni. Eppure, secondo le analisi di Gartner, Apple e’ riuscita negli ultimi tre mesi dell’anno scorso a riconquistare la leadership del mercato globale degli smartphone con una quota dei 20,4%, contro il 19,9% della rivale Samsung.
Apple sta inoltre approfittando dell’apertura del mercato cinese agli iPhone, dove evidentemente i prezzi elevati non scoraggiano i consumatori nonostante sul mercato esistano smartphone di molto piu’ convenienti. I ricavi di Apple nella regione Greater China, che include anche Hong Kong e Taiwan, sono balzati del 71% e ora l’area ha superato l’Europa diventando il secondo maggior mercato dietro gli Usa. (MF-DJ, 28 aprile 2015)