C’è chi sostiene che, per comunicare al meglio, un’azienda deve somigliare il più possibile ai valori che intende trasmettere. Fra i più fervidi sostenitori del teorema c’è il presidente di Bmw Italia, Sergio Solero
Da quando è salito in sella alla divisione italiana del gigante di Monaco, lo scorso autunno, ha cominciato a predicare il dogma della condivisione e della social responsibility. Coinvolgendo l’intero headquarter italiano. Risultato: una potente accelerazione di tutti i progetti di partnership sociale e di charity intrapresi in questi anni da Bmw, portando i manager del gruppo a diretto contatto con esperienze anche molto lontane dal mondo automotive. Ma perfettamente in linea con l’idea di responsibility che un grande brand globale come Bmw pratica dai primi anni Duemila.
Solero, un quarantenne ingegnere milanese con esperienze da giramondo nell’ambito Bmw (prima di tornare in Italia è stato responsabile del brand per il Far East, con base a Singapore), ha fatto sponda con il nuovo responsabile delle relazioni istituzionali e comunicazione Roberto Olivi e, a fine marzo, ha portato per due giorni tutta la prima linea dei manager di Bmw Italia al Dynamo Camp, il villaggio-resort in Toscana che dal 2007 ospita bambini e ragazzi con patologie neurologiche e oncologiche e le loro famiglie. Qui, per la prima giornata, il management Bmw ha ‘fatto squadra’ con una serie di riunioni e brainstorming, mentre nel secondo si è ritrovata con in mano cacciaviti, brugole e chiavi inglesi per dare un segno concreto della propria solidarietà al Dynamo Camp: montando pareti, letti e accessori di una casetta di legno che ospiterà sette ragazzi.
Una forma di team building totalmente inedita che ha permesso di sensibilizzare l’intera azienda sul progetto SpecialMente, lanciato lo scorso ottobre: una partnership a tre fra Bmw, ospedale San Raffaele (con cui l’azienda di Monaco collabora da 14 anni per la ricerca sulle staminali con la Bmw Research Unit diretta dal professor Gianvito Martino) e Dynamo Camp. La spinta di Solero e del team di comunicazione guidato da Olivi ha portato all’allestimento di un corner dedicato al progetto SpecialMente in ogni concessionaria Bmw e alla decisione di siglare con il logo del progetto il codino delle moto Bmw che corrono nel campionato superbike. E ancora, la promozione delle attività del Dynamo Camp è stata in primo piano anche nella sponsorship di Bmw alle Deejay Ten, le gare per runner organizzate da Radio Deejay che quest’anno Bmw ha scelto per il lancio della nuova Serie 1. Prima uscita a Bari, nel mese di marzo, e prossimo appuntamento a Firenze il 17 maggio. Un accoppiata, quella con Radio Deejay, particolarmente efficace, dato che l’emittente del Gruppo L’Espresso diretta da Linus appoggia le attività del Dynamo Camp fin dalla nascita.
L’articolo integrale è sul mensile Prima Comunicazione n. 460 – Aprile 2015