di Carlo Riva – “Dopo 16 anni come corrispondente e uno ad Harvard torno a casa a dirigere El Mundo. Onorato per l’opportunità”. Con questo tweet David Jiménez ha accolto il 30 aprile la sua nomina a direttore del quotidiano madrileno di Unidad Editorial, il gruppo controllato da Rcs MediaGroup.

Jiménez è uno dei giornalisti spagnoli più apprezzati: al Mundo da 20 anni (c’era entrato come borsista) ha lavorato negli ultimi 15 come corrispondente in Asia e Medio Oriente, scrivendo anche per The Guardian, Corriere della Sera, The Sunday Times, Toronto Star e Esquire, e ha collaborato con Cnn, Bbc e Radio France International. La sua nomina, però, è arrivata a sorpresa: il suo predecessore, Casimiro Garcia Abadillo – che solo il 29 aprile aveva avuto la soddisfazione di pubblicare in esclusiva un’intervista al presidente egiziano Al Sisi – si era seduto sulla poltrona di direttore solo 14 mesi fa, al posto di Pedro J. Ramirez, fondatore del Mundo, che ha lasciato a fine 2014 la testata dopo una dura polemica con i vertici di Rcs.
La motivazione ufficiale del cambio al vertice del giornale sta nella necessità di un direttore con maggiore “profilo digitale”, a cui Jiménez risponde bene: oltre ad aver lavorato al Media Lab del Mit sviluppando progetti per il giornalismo digitale, nell’ultimo periodo si trovava negli Usa ad Harvard per un programma che la fondazione Neuman riserva ai giornalisti più prestigiosi. Ma, negli ambienti giornalistici spagnoli, si racconta che l’avvicendamento sarebbe stata una delle condizioni che il presidente di Unidad Editorial Antonio Fernández-Galiano ha posto il 24 aprile ai vertici di Rcs per rinnovare il suo contratto. Infatti, sembra che il feeling tra Fernandez Galliano e Garcia Abadillo si fosse guastato nel novembre scorso, al momento della fase più acuta delle polemiche con Pedro J. Ramirez, con il presidente dell’editrice più propenso a una trattativa e il direttore, ora uscente, deciso allo scontro. Lo stesso Fernandez-Galliano ora potrebbe assumere un ruolo di interlocutore nei confronti degli ambienti politici e imprenditoriali, con i quali Jiménez, in pratica lontano dalla Spagna da tre lustri, non ha avuto frequentazioni.
Il nuovo direttore del Mundo, invece, conosce molto bene Pedro J. Ramirez che in aprile lo voleva come condirettore al suo nuovo quotidiano digitale El Español. Jiménez non ha accettato (come sembra abbia anche rifiutato l’offerta di andare a dirigere a Miami le news di Univisión), anche se è uno dei dodici giornalisti del Mundo che ha investito nell’impresa di Ramirez. Anzi, il suo pacchetto azionario sarebbe piuttosto consistente, trattandosi di un giornalista.