(La Repubblica) Ha la voce rotta dall’emozione, Rolando Picchioni, mentre “consegna alla Storia”, parole sue, quello che salvo colpi di scena sarà il suo ultimo Salone del Libro. Cita Marquez: «Non ti dispiacere perché è finito ma sorridi perché è successo». E raccoglie la standing ovation dell’addio.

Il Salone 2015 si chiude in letizia ma senza trionfalismi. Più 0,7 per cento il dato finale delle presenze: 341mila contro le quasi 340mila dello scorso anno. Più ampio il dato positivo delle vendite degli editori. «I gufi sono stati sconfitti», manda a dire l’assessore Braccialarghe, assente per ragioni di salute.
E raccoglie la standing ovation dell’addio. Il Salone 2015 si chiude in letizia ma senza trionfalismi. Più 0,7 per cento il dato finale delle presenze: 341mila contro le quasi 340mila dello scorso anno. Più ampio il dato positivo delle vendite degli editori. «I gufi sono stati sconfitti», manda a dire l’assessore Braccialarghe, assente per ragioni di salute.
Il direttore Ferrero, al quale molti vorrebbero prolungare il contratto, taglia corto: «Non sono così sensibile ai numeri, la stagione del positivismo va integrata con qualche strumento supplementare – dice – Si chiude il Salone della piena maturità. Il pubblico ha superato se stesso. Una buona notizia anche per chi non legge». Insiste sul senso di comunità, di appartenenza a «un luogo dove si costruisce qualcosa di importante». E si concede la stoccata sottolineando che a Librolandia «il costo degli ospiti non arriva a 50mila euro, meno della sagra del peperone».
A rappresentare le istituzioni, al Boockstock Village sono presenti l’assessore Antonella Parigi e, per il Comune, Stefano Gallo.
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E mentre l’assessore Parigi promette investimenti futuri («La Regione continuerà a investire sul Salone e sul comparto editoriale in sofferenza. E supporterà il rinnovamento che il mercato globale ci chiede»), da parte di Rocco Pinto di “Portici di Carta” arriva la polemica per i troppi sconti a Librolandia, luogo sacro dove un tempo il discount era tabù. Ma ben altre polemiche si profilano all’orizzonte per l’Arabia Saudita paese ospite d’onore 2016. Ai nuovi vertici della Fondazione per il Libro toccherà farsi carico anche di questo.
I NUMERI LE PRESENZE Il ventottesimo Salone del Libro ha chiuso con 341mila visitatori rispetto ai 339.752 della scorsa edizione LE VENDITE Per gli il Salone si chiude con una crescita di fatturato del 15 per cento IL BOOK FORUM Record di affari per l’International Book Forum: 650 da 30 Paesi, seimila sono stati gli incontri
Standing ovation per Librolandia Si chiude con il piu (La Repubblica, 19 maggio 2015)