(ANSA) Mosca si scaglia contro Google, Facebook e Twitter minacciando multe e divieti se non bloccheranno le pagine internet con quelli che le autorità russe considerano “contenuti estremisti” e non condivideranno le informazioni sul traffico online. L’iniziativa, portata avanti dall’ente russo preposto al controllo sui mass media, Roskomnadzor, appare a molti come l’ennesimo giro di vite sul web da parte della Russia, dove la maggior parte dei media è controllata dallo Stato e gli oppositori si sono affidati ai social network e ai blog per diffondere le loro opinioni e organizzare manifestazioni e proteste. In una lettera ai dirigenti dei tre social network, Aleksandr Zharov, direttore di Roskomnadzor, ha accusato Google, Facebook e Twitter di “azioni illecite” per non aver esaudito le richieste del governo e ha minacciato contromisure da parte di Mosca. Ma secondo il quotidiano Izvestia, una serie di lettere ai social network era già stata inviata a inizio mese dal vice di Zharov, Maksim Ksendzov, per chiedere la rimozione di “appelli a disordini di massa” o ad “attività estremiste” o a partecipare a manifestazioni non autorizzate. Roskomnadzor ha inoltre chiesto a Facebook, Twitter e Google di fornire informazioni sul numero dei visitatori di certe pagine in base a una legge della scorsa estate che prevede che i blog che ricevono più di 3.000 visite al giorno siano registrati come mass media. (ANSA, 20 maggio 2015)