Il sottosegretario Giacomelli sulla banda larga: la privatizzazione di Telecom è stata un errore, Enel è solo un facilitatore e sono in arrivo 7 miliardi di euro

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(ANSA) – Privatizzare Telecom è stato un errore? “A mio giudizio sì”. Lo ha detto il sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli a Radio 24. “Mettere lo sviluppo di un’infrastruttura strategica in relazione” non all’interesse del Paese “ma al possibile investimento di un privato è concettualmente un errore”, ha spiegato Giacomelli, aggiungendo che Francia e Germania, che non hanno privati, sono più avanti: “Il pubblico ha più libertà del privato. Il pubblico deve considerare l’interesse per il complesso del Paese”.(ANSA, 28 maggio 2015).

Antonello Giacomelli, sottosegretario ministero dello Sviluppo economico con delega alle comunicazioni

Tlc: Giacomelli, Enel facilitatore, non è guerra con Telecom

(ANSA) – La rete per la banda ultra larga “la fanno tutti gli operatori privati, Enel è un facilitatore, non un soggetto in competizione con gli operatori”. Lo ha precisato il sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli a Radio 24, aggiungendo che non c’è guerra tra Enel e Telecom: “No, è una lettura sbagliata, Enel fa il suo piano. E’ tutt’altro che una pistola puntata, semmai un aiuto”. Secondo Giacomelli, infatti, poter usare l’infrastruttura di Enel “abbassa i costi e alza gli obiettivi della banda”. (ANSA, 28 maggio 2015).

Tlc: Giacomelli, prossima settimana decreto, 7 mld risorse

(ANSA) – RUna decisione concreta sulla banda ultralarga arriverà “spero già la prossima settimana con il decreto comunicazioni”. Lo ha detto il sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli intervistato da Radio 24, precisando che il decreto conterrà risorse e incentivi: “le risorse saranno molte, 7 miliardi di soldi pubblici per la rete”.

“Ora tocca agli operatori fare la loro parte, non hanno più alibi”, ha aggiunto Giacomelli. A proposito dei tempi per realizzare il Piano per la banda ultra larga, Giacomelli ha detto che “i tempi li dà l’Europa, che ha fissato il 2020. Se concludessimo tutta l’Italia entro il 2022 – ha aggiunto – saremmo molto contenti”. A proposito dell’Agenda digitale, Giacomelli ha confermato che il progetto “riparte, oggettivamente è una sfida difficile, ma siamo convinti di poterla vincere”. Per quanto riguarda infine nuove tecnologie come Netflix (pronta a sbarcare in Italia entro fine anno), il sottosegretario è convinto che “Netflix arriverà e arriveranno gli altri, Netflix non è un paradigma, il futuro arriverà comunque. Tocca a noi decidere se farci travolgere”, o riuscire a gestirlo. (ANSA, 28 maggio 2015).