I contributi per le frequenze tv seguiranno “criteri obiettivi”, fondo unificato per il sostegno a radio e tv locali. Sono i contenuti del decreto Comunicazioni

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(ANSA) – L’importo dei contributi per il diritto d’uso delle frequenze televisive è determinato con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico “in modo trasparente, proporzionato allo scopo, non discriminatorio”. E’ quanto si legge nella bozza del decreto Comunicazioni, nel quale si specifica che la disposizione è valida dal 2014, anno in cui l’Agcom aveva approvato una delibera, molto contestata, con nuovi criteri per i diritti d’uso delle frequenze, che avrebbero ridotto l’onere per i maggiori operatori nazionali.

Angelo Marcello Cardani
Angelo Marcello Cardani, presidente Agcom

Nella bozza si specifica anche che l’importo è determinato in modo obiettivo “sulla base dell’ambito geografico del titolo autorizzato, del valore di mercato delle frequenze, tenendo conto di meccanismi premianti finalizzati alla cessione di capacità trasmissiva a fini concorrenziali nonché all’uso di tecnologie innovative”. Nella bozza del decreto inoltre c’è anche l’istituzione, a partire dal 2016, del “Fondo per il pluralismo nell’informazione su reti radiofoniche e televisive locali” nel quale confluiscono le risorse disponibili a legislazione vigente. Scopo del Fondo è razionalizzare le misure di sostegno per le emettenti, uniformare i criteri di valorizzazione della qualità e del pluralismo e semplificare le procedure amministrative per la concessione dei contributi. (ANSA, 9 giugno 2015)