(MF-DJ) “Il Governo italiano sta procedendo bene, ha una visione strategica chiara, che è quella di informatizzare il Paese. Da solo però non basta”.
Lo ha detto a Repubblica il Ceo di Vodafone, Vittorio Colao, spiegando che “posare i tubi e la fibra è la prima cosa, ma poi bisogna intervenire sulla struttura giuridica, amministrativa e regolamentare. E far capire l’importanza della rete. I giovani già lo sanno, vanno coninvolti quelli di 40, 50 e 60 anni. Il modello può essere quello inglese che spinge benevolmente gli utenti a usare il web. Penso alle multe, ad esempio. Se l’unico modo per pagarle diventa internet, già molta spinta è fatta”. (MF-DJ, 11 giugno 2015)
Tlc: Colao, da Telecom I. monopolio di ritorno
(MF-DJ) “In Italia stiamo investendo moltissimo sulla banda ultralarga e continueremo a farlo. Il problema è la concorrenza. Ogni tanto riprende a circolare il batterio di neomonopolismo di ritorno”.
Lo ha detto a Repubblica il ceo di Vodafone, Vittorio Colao, parlando delle polemiche con Telecom I. sui modelli di sviluppo della banda ultralarga.
“Trovo stupefacente che nel 2015 -ha proseguito- qualcuno possa dire ‘teniamo fuori lo straniero’, soprattutto quando si tratta di un player europeo. È una posizione antistorica da parte dei vertici di una società concorrente”.
“Faccio un plauso all’Antitrust italiana che ha dimostrato di avere a cuore sia lo sviluppo delle reti sia della concorrenza. Adesso in Italia -ha aggiunto Colao- il problema è questo: se vogliamo evitare che la fibra sia solo per i ricchi, dobbiamo mutualizzare il sistema. Bisogna assicurarsi che -come per le strade- un sistema raggiunga tutta la popolazione”. (MF-DJ, 11 giugno 2015)