Negli Usa primo sì alla neutralità della rete dalla corte d’appello del distretto di Columbia. La banda larga è ‘public utility’

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(ANSA) – No internet a due velocita’. La Corte d’appello del Distretto di Columbia si schiera con l’amministrazione Obama, e respinge la richiesta di slittamento dell’entrata in vigore delle norme sulla neutralita’ della rete. A partire da venerdi’ saranno attuate, in quello che e’ uno schiaffo all’industria delle telecomunicazione che si era opposta.

Barack Obama (foto Olycom)

Nonostante la sconfitta nella battaglia, la ‘guerra’ probabilmente andra’ avanti con colossi come At&t e Verizon che non sembrano intenzionati a mollare. La decisione e’ una vittoria per il presidente Barack Obama, favorevole a una rete aperta senza privilegi previo pagamento. Ma anche al fatto che i provider di servizi a banda larga vengano trattati come ‘public utility’.

Accolgono con soddisfazione la decisione della Corte d’appello anche alcuni big della Silicon Valley, quali Netflix che aveva messo in guardia la Casa Bianca, precisando che le compagnie telefoniche hanno il potere e gli incentivi economici per distorcere la rete. ”E’ una buona giornata per i consumatori e per chi innova” afferma il presidente della Federal Communication Commission, Tom Wheeler, commentando la decisione. ”Corsie preferenziali, blocchi e altri tentativi di mettersi fra i consumatori e internet sono ora cosa del passato”.

La National Cable & Telecoms Association, la lobby delle societa’ di telecomunicazione, si dice pero’ ”fiduciosa del fatto che alla fine riuscira’ a imporsi”. Le compagnie telefoniche negano di bloccare o rallentare il traffico in rete e ritengono che le nuove norme avranno un impatto immediato limitato, se non quello di frenare gli investimenti nelle infrastrutture a banda larga. I colossi delle telecomunicazioni si sono da subito opposti alle norme, mettendo in evidenza come la Fcc non ha l’autorita’ per riclassificare i servizi a banca larda.(ANSA, 12 giugno 2015).