Nella riorganizzazione di Generali voluta dall’ad Mario Greco, la comunicazione gioca un ruolo essenziale per creare cultura e stili di lavoro condivisi e per dimostrare all’esterno che le assicurazioni sono un partner indispensabile per il futuro
In realtà sono passati un paio d’anni, ma la sensazione è che sia trascorsa un’intera era da quando parlavi di Generali e subito veniva alla mente uno dei principali sistemi solari della ‘galassia’ finanziaria immaginata Peppino Turani, agitata da alleanze che si stringevano e da patti societari che si scioglievano in aggrovigliate operazioni di sistema.
La trasformazione è avvenuta con un’accelerazione incredibile. Infatti, anticipando altri grandi operatori finanziari del Bel Paese che si stanno muovendo sulla stessa linea, la compagnia del Leone alato, amministrata da Mario Greco e presieduta da Gabriele Galateri di Genola, ha rimesso in sesto i conti, tagliato il debito, fatta efficienza di sistemi e di processi, modificata la governance, dismesso ogni asset considerato non strategico concentrandosi sul core business, il settore assicurativo.
Greco ha presentato la nuova strategia il 27 maggio a Londra, annunciando alla comunità finanziaria internazionale che l’obiettivo di Generali è diventare leader dello ‘european retail’. “Vale a dire che, qualora qualcuno avesse bisogno di un prodotto assicurativo, vorremmo pensasse subito a Generali”, afferma Simone Bemporad, direttore communications & public affairs del gruppo, illustrando i tre principi che stanno alla base della strategia. “È cambiato il contesto economico e competitivo, il modo di fare business”, dice. “Non si può più pensare, come forse si poteva fare un tempo, che un cliente venga da noi solo perché siamo una compagnia di assicurazioni grande e antica. Inoltre, i clienti sono più esigenti, sofisticati e, aiutati anche dalla tecnologia, hanno una grande capacità di comparare i prodotti. Di conseguenza, come in tutto il settore retail, bisogna saper anticipare i bisogni e capire verso dove il mercato si muove. Vogliamo essere molto creativi nel cross selling, garantendo sempre prodotti chiari e trasparenti: la comprensibilità dell’offerta è fondamentale per Generali, il cliente non può scoprire di aver comprato prodotti che non era intenzionato ad acquistare. Infine, anche gli azionisti sono sempre più esigenti: chi investe in Generali vuol essere remunerato. Negli ultimi due anni di gestione Greco il dividendo è cresciuto e la remunerazione dei nostri azionisti è al centro della nuova strategia”.
L’articolo integrale è sul mensile Prima Comunicazione n. 463 – Agosto 2015