(askanews) “La spartizione e’ servita. Come nelle peggiori tradizioni della partitocrazia, in pieno agosto ci si e’ affrettati a spartirsi le poltrone della Rai. Non e’ una questione di nomi, di questo o quel consigliere. E’ una questione di metodo.

Utilizzato anche da chi aveva promesso di rottamare il passato”. Lo afferma l’esecutivo dell’Usigrai in una nota. “Il CdA Rai – prosegue il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini – e’ stato nominato con il bilancino dei partiti, senza alcun tipo di discussione sul mandato del nuovo vertice, e quindi sui profili necessari a traghettare verso il futuro la piu’ grande azienda culturale e informativa del Paese, né sul finanziamento. E tutto questo e’ ancora piu’ grave visto alla vigilia del rinnovo della Concessione di Servizio Pubblico”. “Ancora una volta i partiti hanno affermato che la Rai e’ proprieta’ loro. I cittadini possono aspettare. Per loro e per la Rai non e’ la volta buona”, conclude l’Usigrai. (askanews, 4 agosto 2015)