(ANSA) “Renzi sbaglia quando condanna la presenza della società civile all’interno della Rai. Perché Viale Mazzini dovrebbe rispondere ai suoi utenti, che sono sedici milioni di italiani. E quindi essere lo specchio in positivo della società”.

Lo dice a Repubblica il giornalista Vittorio Emiliani, membro del Cda Rai ai tempi della presidenza di Roberto Zaccaria. Renzi diceva: ‘fuori i partiti dalla Rai’, “invece sta facendo l’esatto contrario. Ad esempio, prima di partire per il Giappone, ha ricevuto ufficialmente a Palazzo Chigi il suo candidato al ruolo di dg, Campo Dall’Orto. Ecco, mi viene in mente una frase di Margaret Thatcher che diceva: ‘So che la Bbc mi attacca e non posso farci nulla’. E, infatti, non fece nulla”.
“Quello che mi colpisce è che si occupi in continuazione della Rai. Invece, non dovrebbe occuparsene e considerare la Rai una grande azienda dello Stato, autonoma dal governo e dai partito. Sulla Rai ragiona in termini di proprietà”. “Penso che la legge Renzi-Giacomelli sia peggio della Gasparri”, aggiunge Emiliani. “Quando è approdata in commissione è stata mitragliata di emendamenti da parte di Maurizio Gasparri. Questa volta, però, i renziani non hanno alzato le barricate. Nemmeno una transenna. Tant’è che si parla di Gasparri-bis”. “Non è stato toccato il Sic, il Sistema integrato di Comunicazione, che è il meccanismo che riguarda il mercato pubblicitario e garantisce Mediaset, o comunque una struttura bipolare”. “Un nuovo Patto del Nazareno rinascerà sulle spoglie della Rai”. (ANSA, 12 agosto 2015)