Per gli analisti di Mediobanca, Mediaset è un'interessante opzione strategica per Vivendi che così potrebbe entrare direttamente nel mercato tv italiano

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(FTA Online News)  Mediobanca Securities ha confermato la raccomandazione “outperform” per Mediaset con prezzo obiettivo a 4,96 euro. Il management di Vivendi nella conference call sui risultati del secondo trimestre ha ribadito la sua intenzione di rendere Vivendi un player mondiale di contenuti media e ha confermato che la societa’ e’ pronta per fare acquisizioni con focus sull’Europa. Gli esperti di MB pensano che Mediaset potrebbe rappresentare un’interessante opzione strategica per Vivendi, si tratta infatti di un gruppo di media e di contenuti grazie al quale Vivendi potrebbe entrare direttamente nel mercato della Tv italiana e anche in quello spagnolo. L’ultima chiusura e’ stata registrata a 4.276 euro. La variazione percentuale da inizio anno e’ del 24.30%. La prima resistenza per il titolo e’ a 4.3316 , livello oltre il quale i prezzi potrebbero arrivare a 4.4169 . In caso di violazione di 4.2396 rischio invece di discese verso 4.1191 euro. Il controvalore scambiato nell’ultima seduta sul totale del controvalore scambiato dal mercato e’ stato dello 0.8989% circa. Nell’ultimo mese la variazione relativa nei confronti dell’indice Ftse All Share e’ stata del -10.58%. (AM)

Bolloré (foto Wsj)
Bolloré (foto Wsj)

(Milano Finanza) Mediaset, Mediobanca è certa di un recupero della pubblicità da settembre
I principali indicatori macro economici potrebbero tradursi in una sorpresa positiva per la raccolta pubblicitaria in Italia a partire da settembre, secondo gli analisti di Mediobanca Securities. Il quadro degli ultimi dati macro è infatti stato in generale “estremamente rassicurante” e gli esperti della banca d’affari pensano che possa tradursi in alcune sorprese positive in termini di raccolta pubblicitaria per gli ultimi quattro mesi dell’anno, a partire appunto da settembre.
I consumi, la fiducia, la disoccupazione e le vendite di auto vanno, infatti, nella stessa direzione per la prima volta dopo anni. Più in dettaglio, la fiducia dei consumatori nel mese di agosto si è attestata a 109, sopra il consenso Bloomberg (107) e in crescita del 9% su base annua; il pil italiano è cresciuto dello 0,3% su base trimestrale e dello 0,7% su base annua nel secondo trimestre con i consumi italiani saliti dello 0,6% su base annua nel secondo trimestre, un leggero aumento per la prima volta negli ultimi anni.
Inoltre, a luglio il tasso di disoccupazione è stato del 12% contro il 12,5% del mese precedente, con la disoccupazione giovanile al 40%, dati ancora preoccupanti ma in calo di 2,5 pp in un mese. Infine, le vendite auto sono aumentate dell’11% ad agosto in Italia e del 23% in Spagna.
Tutto sommato, “questo dovrebbe tradursi in un buon recupero per la raccolta pubblicitaria da settembre”, prevedono gli analisti di Mediobanca , ricordando anche la buona performance dell’audience di Mediaset nel periodo novembre 2014-maggio 2015 che dovrebbe offrire un valido supporto nella stagione autunnale. Mentre la nuova Rai si concentrerà sulla digitalizzazione, la quota di audience non è una priorità.
Certo “è difficile prevedere se i timori di un rallentamento globale influenzeranno negativamente il pil italiano nel 2016; in aggiunta, il primo feedback sulla pay-tv arriverà non prima di fine settembre, in quanto l’Uefa Champions League inizia tra due settimane. Tuttavia, pensiamo che il flusso di notizie sopra citato sia sufficiente dopo la doccia fredda: Mediaset scambia a sconto del 25% rispetto ai competitor quando si prendono in considerazione le attività televisive italiane e quindi ribadiamo il rating outperform e il target price a 4,96 euro sull’azione”, aggiungono a Mediobanca .
Gli analisti sono altresì convinti, dopo le dichiarazioni di Vivendi , principale azionista di Telecom Italia , di diventare un player mondiale di contenuti media, a conferma che la società è pronta a fare acquisizioni in Europa forte di 8,9 miliardi di euro di cassa netta, che Mediaset possa rappresentare un’interessante opzione strategica per il colosso francese, essendo un gruppo media e di contenuti, in quanto gli permetterebbe di entrare direttamente nel mercato della tv italiana e in quello spagnolo.
In termini di valore intrinseco, gli analisti di Mediobanca segnalano che il mercato media italiano è probabilmente l’unico tra quelli di spicco in Europa continentale che ancora tratta vicino al livello più basso degli ultimi dieci anni, con i prezzi della tv in calo del 60% dal 2010.
Per questo motivo, con la free to air italiana che scambia a sconto del 25% rispetto a quella delle altre società europee, “riteniamo che un player industriale si concentrerà sulla redditività: ci aspettiamo un margine operativo del 10% per la Fta italiana di Mediaset e questo a fronte di un margine del 18-22% delle emittenti per le quali il recupero si è già materializzato. Un deal in carta, in contanti o un mix dei due sarebbe possibile, a nostro avviso”, affermano alla banca d’affari.
Vivendi ha anche detto che con Telecom Italia (outperform e target price a 1,68 euro confermati da Mediobanca ) intende creare delle opportunità di cooperazione, mentre non ha intenzione di incrementare la propria partecipazione in Telefonica . “A nostro avviso, Vivendi è diventato un investitore stabile e attivo in Telecom Italia e punta a estrarre valore dal suo investimento nel breve termine”, concludono gli analisti della banca d’affari. A Piazza Affari al momento il titolo Mediaset sale del 4,54% a 4,47 euro e Telecom Italia del 2,98% a 1,107 euro.