Netflix: forse il 16 ottobre lo sbarco in Italia. Il debutto in contemporanea con l'uscita nei cinema Usa e online del primo film 'Beasts of no nation''

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Già presente il 50 paesi, con l’obiettivo per il 2017 di arrivare dappertutto nel mondo, e oltre 65 milioni di abbonati, di cui 42 milioni solo negli Stati Uniti, è sempre più imminente l’arrivo di Netflix, il big della web tv, anche nel nostro paese. Con buona pace di Mediaset e Sky.
“Non abbiamo ancora fissato il giorno preciso” spiega, intervistato da ‘Corriere Economia’, Joris Evers, portavoce di Netflix per l’Europa, da Amsterdam, l’unica città del vecchio continente dove ha i suoi uffici la società americana. Di una data però si parla, il 16 ottobre, giorno in cui ci sarà il debutto nelle sale americane e online del film ‘Beast of no nation’, la prima pellicola originale prodotta da Netflix e presentata nei giorni scorsi alla Mostra del Cinema di Venezia.

Reed Hastings, fondatore e ad di Netflix ( foto Olycom)

Puntare sulla produzione di contenuti originali è la chiave su cui ha puntato Netflix per fidelizzare il suo pubblico, facendo da apripista alla creazione di show non solo per il pubblico online in cui si poi cimentati anche Amazon, Yahoo! e Google. Ma ironia della sorte, tra tutte le nuove produzioni che con l’abbonamento di 8 euro si potranno vedere nel nostro paese, tra le quali la serie ‘Marco Polo’, con gli attori Richelmy e Favinole, le serie ‘House of Cards’ e ‘Orange is the new black’ che hanno reso Netflix famoso in Italia, non ci saranno, dato che i loro diritti sono rispettivamente in mano a Sky e Mediaset.
“Il successo di queste due serie è per noi una pubblicità gratuita perché ha abituato gli italiani ad associare programmi tv di qualità al nostro marchio”, spiega Evans, non nascondendo un certo ottimismo per la crescita dell’Internet tv in tutto il mondo, Italia compresa. “Negli Usa dopo otto anni dal lancio siamo arrivati a una penetrazione del 30-40% nelle case e speriamo di avere la stessa traiettoria in Italia, dove adesso c’è una buona disponibilità della banda larga (Internet veloce), anche attraverso gli apparecchi mobili”.

“La tv del futuro sarà un grande iPad con le app al posto dei canali”, ha detto Reed Hastings, fondatore e ad di Netflix. Vedremo se anche in Italia la sua previsione sarà corretta. Al momento in America i numeri parlano chiaro, con le tv via cavo tradizionali che nei primi 6 mesi del 2015 hanno perso due milioni di clienti e mentre un utente su cinque pensa che Netflix rimpiazzerà del tutto i servizi tv tradizionali.