“E’ indispensabile un chiarimento: il Giancarlo Mazzuca che difende le scelte di Bruno Vespa su Il Giorno è un Consigliere di Amministrazione Rai che difende un conduttore Rai, o il Direttore responsabile del Giorno che difende il Direttore Editoriale del suo gruppo (“QN – Quotidiano Nazionale”)? Come è possibile tollerare che un amministratore di un gruppo editoriale resti a dirigere il giornale di un’altra azienda editoriale?”. L’ Usigrai torna sulle polemiche suscitate dalla presenza nello studio di ‘Porta a Porta’ dei famigliari di Vittorio Casamonica, e oggi punta il dito contro Giancarlo Mazzuca che, pur sedendo nel consiglio di amministrazione Rai, continua a dirigere ‘Il Giorno’. Ma il suo non è l’unico caso.

“Arturo Diaconale, continua a fare il direttore responsabile di un quotidiano (L’Opinione), dopo essersi rimangiato l’impegno a dimettersi. E annuncia anche che dal suo giornale, parlerà di Rai”. “In quale altra azienda si tollererebbe una cosa del genere?”, si chiede polemicamente l’organizzazione sindacale in una nota, ricordando come “un qualunque comune dipendente Rai, non per dirigere, ma semplicemente per rilasciare una intervista, scrivere un articolo, o anche partecipare a un convegno, deve chiedere autorizzazione formale. Molto spesso negata. Anche quando è a titolo gratuito. E, ovviamente, divieto assoluto di parlare di Rai.
“Sono regole che per il Codice Etico non valgono soltanto per i dipendenti, ma per tutti, a cominciare dai vertici: CdA, Dg e Presidente”, conclude la nota. “O siamo di fronte a una palese intenzione di violare il codice etico, e la cosa ci indigna, oppure il codice etico è stato cambiato senza che nessuno ne sapesse nulla.”
Alla voce critica dell’organizzazione sindacale dei giornalisti Rai si è aggiunta anche quella di Raffaele Lorusso, segretario dell’Fnsi. “Solo per capire. Dalle colonne del suo giornale, il direttore del Giorno, Giancarlo Mazzuca, che è anche consigliere di amministrazione della Rai, si lancia in una difesa appassionata di Bruno Vespa per la puntata di Porta a Porta dedicata alla famiglia Casamonica. Premesso che tutte le opinioni sono legittime e rispettabili, vanno chiariti due aspetti. Mazzuca si è espresso come direttore del Giorno, come consigliere Rai o sommando entrambi i ruoli? Si è schierato con Bruno Vespa conduttore di Porta a Porta, volendo così benedire anche l’uso del servizio pubblico che è stato fatto nella circostanza, o ha parlato per difendere Bruno Vespa direttore editoriale del gruppo Riffeser, proprietario del Giorno di Milano?”. “Lungi dall’idea di ridurre la vicenda ad una questione di conflitto di interessi”, continua Lorusso, “si impone una riflessione, oltre che una domanda: che cosa ne pensano i custodi dell’etica e della deontologia professionale?”.