Dopo la firma del ministero dello sviluppo economico, all'esame della Commissione europea il contratto di programma 2015-2019 di Poste Italiane

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(MF – DJ) Il nuovo contratto di programma 2015-2019, che dovra’ regolare il servizio universale fornito da Poste Italiane e la sua remunerazione, e’ stato firmato dal ministero dello sviluppo economico ed e’ stato inviato nei giorni scorsi alla Commissione europea.

Francesco Caio (foto Olycom)
Francesco Caio, ad di Poste Italiane (foto Olycom)

Lo scrive Il Sole 24 ore spiegando che il documento e’ ora all’esame della direzione concorrenza e l’approfondimento di Bruxelles, chiamata ad approvare o a sollevare obiezioni rispetto alla compatibilita’ con le direttive comunitarie, richiedera’ qualche mese. Sicuramente un verdetto non arrivera’ prima dell’ipo di Poste, se questa si confermera’ entro la fine di ottobre. Eppure una decisione su quel contratto puo’ avere un impatto economico sui conti della societa’ – in particolare per il settore dei recapiti- non indifferente. Ci sono importanti elementi di novita’ che pero’ rischiano di non essere accolti favorevolmente dalla Commissione. (MF – DJ, 11 settembre 2015)