Nuove partnership tra Italia e Cina per coproduzioni televisive, cinematografiche ed editoriali

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(AGI) I governi cinese e italiano promuoveranno nuove forme di collaborazione nell’ambito di progetti di coproduzione televisiva, cinematografica ed editoriale. E’ quanto annunciato dal ministero dello Sviluppo Economico alla vigilia della visita in Cina del sottosegretario con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli su invito della Sarft (State Administration of Radio, Film, Television, Press and Publication) dal 21 al 27 settembre.

Antonello Giacomelli, Sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico con delega alle comunicazioni

Tra gli obiettivi della missione anche una serie di incontri con gruppi televisivi ed editoriali cinesi. “Circa un anno fa a margine di una visita al Ministero dello Sviluppo Economico il viceministro della Sarft Tian Jin e il sottosegretario Giacomelli hanno auspicato una collaborazione piu’ stretta tra i due governi”, riferiscono fonti del ministero dello Sviluppo Economico.

“Nel giugno 2014 Italia e Cina hanno firmato i regolamenti attuativi dell’accordo di co-produzione cinematografica e audiovisiva che stabiliscono che ogni film o documentario coprodotto (cinema, tv e web) possa avere doppia nazionalita’ e quindi l’accesso a benefici fiscali e incentivi pubblici che i rispettivi governi mettono a disposizione per la promozione e divulgazione della cultura cinematografica”. Non solo. Le nuove linee guida approvate dal Consiglio dei ministri il 27 marzo scorso e a la nuova convenzione che sara’ firmata entro il 2016, prevedono per la Rai l’acquisizione di un profilo internazionale come mandato di servizio pubblico anche attraverso la produzione di programmi in lingua inglese.
La missione guidata da Giacomelli e finanziata dalle singole organizzazioni, punta quindi ad approfondire soprattutto la collaborazione tra Rai e CCTV. Oggi la Rai non ha in Cina l’autorizzazione a trasmettere i propri contenuti, diversamente dai big internazionali quali Bbc World News, Cnbc Asia, HBO, TV5Monde Asie, Eurosport News, Bloomberg, ecc. “La richiesta a Sarft non e’ mai stata fatta” spiegano al ministero. Con le recenti novita’ introdotte si dara’ all’azienda italiana la missione di trainare l’industria audiovisiva nazionale, rafforzando la sua presenza all’estero, favorendo la crescita della produzione indipendente e promuovendo cultura italiana e il made in Italy. La missione prevede due tappe, Pechino e Shanghai, e una serie di incontri, oltre che con Sarf, anche con Scio (State Council Information Office), Cri (China Radio International), CCTV (China Central Television), Wanda Group, la Municipalita’ di Shanghai, Shanghai Media Group, Dragon Television. Ad accompagnare il sottosegretario Antonello Giacomelli, l’amministratore delegato Rai.Com Luigi De Siervo, il direttore Raifiction Eleonora Andreatta, il presidente sezione distributori di Anica (Associazione nazionale industrie cinematografiche e audiovisive) Andrea Occhipinti, il presidente di Apt (Associazione produttori televisivi) Marco Follini, il segretario generale APT Chiara Sbarigia, il presidente di Univideo (Unione italiana editoria audiovisiva – Confindustria)Lorenzo Ferrari Ardicinie Antonio Funiciello del dipartimento Editoria presso la Presidenza del Consiglio.
La cabina di regia coordinata dal Mibact e la presenza nella delegazione italiana di Rai e delle associazioni di settore “confermano che il Paese intende fare squadra per presentare alla Cina il volto di un paese unito e con una strategia comune. Le dimensioni del mercato cinematografico e televisivo cinese e, soprattutto, l’esplosione del mercato della tv in streaming (piu’ vod che svod) e la ricerca di format tv stranieri rappresentano un’occasione che l’Italia non deve perdere”, concludono dal ministero. (AGI, 16 settembre 2015)