Il quartetto per il dialogo tunisino ospite al prossimo Salone del Libro di Torino. Milella: "C'è un legame speciale tra noi e Tunisi"

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Dopo aver chiuso le porte all’Arabia Saudita, il Salone del Libro di Torino le apre per il quartetto tunisino – fresco di Nobel per la Pace – come ospite dell’edizione 2016. La Tunisia è, infatti, l’unico paese che è riuscito a mantenere vive le speranze della rivoluzione dei gelsomini con un progetto serio di crescita democratica.

Giovanna Milella (foto Olycom)
Giovanna Milella (foto Olycom)

Giovanna Milella – da pochi mesi alla guida del Salone – ha dichiarato a Repubblica: “Li abbiamo invitati non solo perchè siamo la più importante rassegna editoriale del Mediterraneo, ma anche per i legami particolari che dal marzo scorso uniscono Torino a Tunisi”. La Milella allude certo alla strage del Bardo dello scorso 18 marzo nella quale sono morti tre torinesi.

Oltre ai quattro rappresentanti delle associazioni della società civile, vincitori del Nobel, alla prossima kermesse torinese parteciperà anche il direttore del Bardo, Moucef ben Moussa. Giovanna Milella, presidente del Salone, ed Ernesto Ferrero, direttore editoriale, possono avvalersi anche della collaborazione del sinaco Fassino che ha stretto i rapporti con Tunisi nei suoi viaggi degli ultimi mesi.