Conti trimestrali deludenti per Netflix: crescono gli abbonati, ma non negli Usa. Alti costi per l'espansione internazionale

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Netflix continua ad espandersi, ma i ricavi non crescono abbastanza. Nel terzo trimestre dell’anno, le attese del mercato non sono state soddisfatte. Gli abbonati crescono, fino a 3,62 milioni di utenti in più negli ultimi tre mesi – meglio dell’obiettivo fissato a luglio di 3,55 milioni – ma le new entry arrivano dall’estero. Negli Stati Uniti la situazione è stagnante.

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Reed Hastings, ceo di Netflix (foto Olycom)

Anche l’espansione globale – riporta Dow Jones – sta creando dei problemi. La multinazionale di Los Gatos, California, ha in programma di avviare i servizi entro la fine del 2016 in Corea del Sud, Singapore, Hong Kong e Taiwan, ma i conti ne risentono, e, oltretutto, aumenta il rischio di esposizione alla volatilità delle valute.

Nel complesso l’utile netto trimestrale è sceso da 59,3 milioni di dollari a 29,4 milioni, per un Eps in discesa da 14 centesimi di dollaro a 7 centesimi. I ricavi sono invece saliti da 1,41 miliardi a 1,74 miliardi. A luglio Netflix aveva messo in preventivo un utile per azione di 7 centesimi su ricavi per 1,59 miliardi, mentre recentemente gli analisti interpellati da Thomson Reuters hanno previsto un Eps di 8 centesimi e ricavi per 1,75 miliardi.