La Ferrari sbarca oggi a Wall Street con il simbolo 'Race'. Il prezzo dell'Ipo fissato a 52 dollari

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Il prezzo di collocamento di Ferrari è stato fissato nella parte alta delle attese, segno della volontà degli investitori a spendere per un’azienda di lusso celebre per il suo marchio famosissimo. Il prezzo dell’Ipo di Ferrari è stato fissato a 52 dollari per azione. Lo annuncia FCA in una nota diffusa nella nottata – riporta Ascanews – precisando che l’ammontare totale del collocamento delle 17.175.000 azioni ordinarie di Ferrari sarà quindi di 893,1 milioni di dollari che salgono a 982,4 milioni nel caso in cui le banche collocatrici esercitino integralmente l’opzione per l’acquisto di altre 1.717.150 azioni ordinarie. Si tratta di fondi utili al manager italo-canadese per ridurre il debito di Fca e finanziare il piano industriale al 2018. Oggi, mercoledì 21 ottobre, sarà il primo giorno di negoziazione delle azioni a Wall Street sotto il simbolo ‘Race’ mentre il closing dell’offerta è fissato per il 26 ottobre 2015.

Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fca (foto Olycom)

L’operazione è vista come l’ennesima vittoria per Sergio Marchionne, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles (che controlla il gruppo di Maranello) nonché presidente di Ferrari. Essa tuttavia non sembra indicare una ripresa del mercato generale delle Ipo. Quella di Ferrari rappresenta sì la quarta maggiore Ipo americana del 2015 (e la più attesa dai tempi di quella di Alibaba), ma secondo le stime di Dealogic quello in corso è stato l’anno più debole dal 2010: quotandosi in Usa, 154 aziende hanno raccolto 32,5 miliardi di dollari. Il momento non è dei migliori e molti gruppi che hanno deciso di posticipare il loro arrivo in Borsa.

Successivamente all’Ipo, se la cosiddetta greenshoe verrà esercitata, Fca ridurrà la sua partecipazione in Ferrari dal 90 all’80%. “L’offerta – sottolinea Fiat Chrysler Automobiles – fa parte di una serie di operazioni volte a separare Ferrari da FCA. A seguito del completamento dell’offerta, FCA prevede di distribuire la sua restante partecipazione dell’80% in Ferrari ai propri azionisti all’inizio del 2016”. Piero Ferrari, figlio del fondatore della leggendaria azienda, Enzo, continuerà ad avere una quota del 10%. Dal canto suo Exor, la holding della famiglia Agnelli che controlla Fca, vanterà oltre il 40% dei diritti di voto.