(ANSA) Un risparmio di due milioni di euro. E’ la somma di cui ha beneficiato la Rai in seguito all’applicazione a partire dal primo maggio 2014 della normativa sul tetto agli stipendi dei dirigenti di 240 mila euro. Lo rende noto la tv pubblica nella risposta all’interrogazione del deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza. La Rai sottolinea di aver proceduto ad applicare il tetto anche a coloro che avevano maturato retribuzioni superiori prima dell’entrata in vigore della legge 89 del 2014, che contiene la misura, dopo aver chiesto un parere al Tesoro, azionista di Viale Mazzini.

Ad oggi solo un giornalista ha fatto ricorso all’autorità giudiziaria contro la decisione di applicare il limite retributivo e – fa sapere l’azienda – esistono “concrete ipotesi di definizione bonaria del contenzioso”. La Rai, a seguito dell’emissione di un bond nel maggio scorso, è rientrata nell’ambito di applicazione della deroga al tetto prevista per le societa’ a partecipazione pubblica che fanno ricorso a strumenti finanziari, ma precisa nella risposta che tale deroga “riguarda tante altre società nella medesima situazione” e che “nessuna decisione autonoma è stata assunta in materia”. (ANSA, 21 ottobre 2015)